Anche se il suo rilascio è avvenuto nel Gennaio del 2015 sul canale youtube Machinima, Street Fighter – Assassin’s Fist approda solo in ora col doppiaggio italiano sulla piattaforma Netflix. Nata come una webserie sulla linea del suo predecessore Mortal Kombat – Legacy, Street Fighter – Assassin’s Fist ha ottenuto a suo tempo un nutrito numero di applausi, sia dei fan del videogioco che dalla critica. Per chi ancora non lo sapesse, la serie rappresenta il primo riadattamento seriale del celebre videogame Street Fighter (1987) con cui molti di noi sono cresciuti.
Per chi ha amato il videogioco, la serie rappresenta è un tuffo nel passato di 25 anni circa e l’eleganza con cui viene presentata è un plus non indifferente. I due protagonisti riflettano alla perfezione il carattere dei guerrieri Ryu e Ken; il primo introverso e dedito alla meditazione, il secondo spaccone e affamato di conoscenza. Benchè vengano chiamati più volte ad affrontarsi, il rapporto fraterno che li lega non porterà mai ad uno scontro fino all’ultimo sangue dal quale uno uscirà sconfitto. I maestosi paesaggi naturali che simulano il giappone di fine anni ’80, garantiscono una cornice stilistica perfetta per amplificare quel senso di misticismo richiamato nei concetti base delle arti marziali orientali.
La realizzazione della serie è partita per un fortuito caso, avendo riscosso parecchio successo il video fan made Street fighter – Legacy rilasciato nel 2010 proprio dagli autori Joey Ansah (Akuma) e Christian Howard (Ken). Alla Capcom (softwarehouse autrice del videogioco) non passò indifferente questo progetto e decise di contattarli per mettere in piedi Street Fighter – Assassin’s Fist. Di recente è stato reso noto che vi sarà un continuo della saga e i due protagonisti saranno chiamati a contrastare la minaccia di Charlie Nash, altro personaggio iconico del videogame apparso per la prima volta nel 1995 in Street Fighter Alpha: Warriors’ Dreams.