Dopo la vittoria al Giro d’Austria, nella tappa con arrivo a Kitzbüheler Horn, Danilo Di Luca torna al successo al 15° Gran Premio Nobili Rubinetterie e lo fa a modo suo. Il killer è tornato. Ma è tutta l’Acqua&Sapone ad aver dato prova di grande forza e coesione.
Di Luca faceva parte della fuga di giornata che si è avvantaggiata sulla salita di Massino Visconti e con lui, tra gli altri, anche il compagno di squadra Fabio Taborre. Quest’ultimo ha fatto un gran lavoro per il proprio capitano riuscendo, insieme agli sloveni Tomasz Nose (Adria Mobil) e Robert Vrecer (Team Vorarlberg), a guadagnare terreno sui diretti inseguitori.
All’ultimo chilometro Di Luca ha piazzato lo scatto decisivo che l’ha portato a giungere tutto solo sul traguardo di Stresa.
Queste le parole di Di Luca nel dopo corsa:
«Adesso posso dirlo, il vero Di Luca è tornato. È stato molto difficile recuperare, ma adesso sono pronto e so che nei prossimi anni potrò dire ancora molto nel ciclismo che conta. La gara di oggi? Devo ammette che la squadra ha lavorato in maniera davvero eccezionale: in particolare Betancur ha fatto la selezione in salita e Taborre è stato un compagno perfetto nell’orchestrare l’azione finale. I miei prossimi obiettivi? Fino alla Tre Valli Varesine vivrò una stagione molto intensa, correndo in Belgio, Spagna e Italia. Poi staccherò un pochino per preparare il finale, in particolare il Giro dell’Emilia ed il Lombardia. E magari anche la Milano-Torino, visto che la riproporrà in calendario proprio l’Ac Arona e che l’ultima edizione l’ho vinta io…»
Ordine d’arrivo:
1. Danilo Di Luca (Acqua&Sapone)
km 195,7 in 4.21’45”, media 44,860 kmh
2. Robert Vrecer (Team Voralberg) a 4”
3. Tomasz Nose /Team Adria)
4. Fabio Taborre (Acqua&Sapone)
5. Alexey Lutsenko (Astana Continental) a 45”
6. Alessandro Bisolti (Team Idea)
7. Riccardo Chiarini (Androni Venezuela)
8. Damiano Caruso (Liquigas Cannondale)
9. Franco Pellizotti (Androni Venezuela)
10. Jeffry Romero (Colombia Coldeportes)