Strisce blu nei parcheggi? Addio alle multe
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Quante volte abbiamo preso una multa da oltre trentacinque euro per aver ritardato un po’ e aver sforato il tempo di permanenza nel parcheggio a strisce blu? Troppe. Non sarà più un problema, o quasi. La decisione è stata resa nota dal Sottosegretario alle Infrastrutture e a i Trasporti, il quale ha sancito che nel caso si sfori il tempo massimo di permanenza, non ci sarà più la multa, bensì basterà aggiungere la differenza maturata.
Questo provvedimento è stato preso in quanto i Comuni in passato avevano iniziato a imporre parcheggi a pagamento in più zone della città, violando il regolamento che impone un 20% di parcheggi nella zona riservato ai parcheggi bianchi, ovvero quelli gratis. Una gran botta per i Comuni, che avevano un entrata sicura garantita, dato che al giorno in media si fanno ventisei mila contravvenzioni ogni giorno per questa piccola variazione.
E se qualcuno provasse a proporre un dubbio di costituzionalità, il Sottosegretario ha le carte in regola: sostare per più del tempo prestabilito dal biglietto che bisogna esporre in auto, non è segno di contravvenzione, bensì di inadempienza contrattuale, che per legge deve essere risolta attraverso il pagamento totale previsto dal contratto. Naturalmente, la stessa cosa vale per i dischi orari, qualora mancasse la macchinetta apposita.
Anche il Viminale si schiera a favore del Ministero dei Trasporti, confermando che il codice era stato rivisto nel 2007, dopo che i Comuni avevano mostrato tutta il loro disaccordo. Quest’ultimi, ora, dovranno decidere le modalità per recuperare i pagamenti mancanti.
di Alessandro Bovo
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