Strisce senza stelle.
Creato il 10 marzo 2011 da X
Se non fosse perché faccio sempre molta attenzione ad attraversare la strada oggi m'avrebbero stirato corpo e anima, investendomi su entrambe le corsie della carreggiata. Il primo idiota guardava il cellulare nonostante sbucasse da una curva, il secondo pensava palesemente ai cazzi suoi dopo aver ingranato la prima e una volta una tipa procedeva persino senza mani, avendole impegnate con accessori supplementari di vitale importanza: sigaretta e cellulare. Ma Porca Troia, lo sterzo come lo tieni? Con la ....??? Ma l'esperienza insegna che per sopravvivere alle strisce bisogna essere cintura nera di ritardo, ovvero andare sempre di fretta con la dovuta accortezza. Infatti lavorando a dieci minuti da casa mi capita spesso di essere poco puntuale, mettiamola così. Quando dico che ho trovato i semafori rossi non ci crede nessuno, anche se e vero perché nella Città dei Mille, Semafori per l'appunto (anche dentro alle rotonde e dietro gli angoli), ai verdi per le auto corrispondono i rossi per i pedoni. E quando se già in ritardo di dieci minuti ogni secondo diventa prezioso per cercare di essere in anticipo sul ritardo, te ne devi fregare del codice stradale se vuoi battere il quarto d'ora accademico. Bisogna buttarsi, ma non basta. Bisogna lanciare dei segnali chiari a chi è altrettanto lanciato protetto da una lamiera scintillante di premura. Il trucco consiste nella finta di ginocchio: si deve tenere il piede ben incollato per terra, ma flettendolo in avanti per fingere una falsa partenza. Altrettanto fondamentale, se non di più, è osservare la reazione dell'autista guardandolo dritto negli occhi. Se per la luce non si riesce a penetrare il parabrezza basta guardare la calandra. Se si alza l'autista non ha capito un cazzo, se resta nella stessa posizione non ha afferrato le tue intenzioni, se punta verso il basso si è ricordato che sulle strisce hai la precedenza. Poi ci sono gli attraversamenti lunghi, ben più complicati di quelli a breve gittata. E lì devi già avere un paio di DAN, perché non puoi essere allenato solo di gamba, ma anche l'occhio deve calcolare bene i tempi di percorrenza dell'auto per non schizzare fuori dall'orbita.