Striscioni contro Antonella Leardi. Rizzoli: “Non ho visto nulla”

Creato il 16 aprile 2015 da Vesuviolive

Dopo la decisione di un turno di chiusura della curva Sud dell’Olimpico, pena simbolica inflitta dal giudice della gara Roma-Napoli disputatasi il giorno 4 aprile, segnata dalla presenza nello stadio di striscioni offensivi e diffamatori nei confronti di Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, l’arbitro Nicola Rizzoli ritorna sull’argomento ai microfoni di Sky Sport 24, asserendo che: «Non ho idea di quando e per quanto tempo sono stati esposti questi striscioni, ci sono altre persone preposte al controllo di queste situazioni, non un arbitro che è pienamente concentrato sul campo al 100% … Se li avessi letti, però, avrei fatto notare al quarto uomo la presenza di questi striscioni». Che sia vera oppure no questa affermazione, resta il fatto che quella degli striscioni è una pratica sovente utilizzata dai tifosi giallo-rossi e sempre a chiari scopi infamanti, basti pensare alle volte in cui se ne sono serviti per fini razzistici contro i sostenitori, ad esempio, della Lazio. Un atteggiamento, senza dubbio, disdicevole che ha, poi, portato James Pallotta, uno dei quattro co-proprietari dell’Associazione Sportiva Roma, a voler salvaguardare con vigore l’immagine della squadra sempre più spesso associata a immagini di violenza e razzismo. Inoltre, Pallotta ha voluto contattare la signora Leardi, scusandosi e dicendosi “indignato” per quanto avvenuto.


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