Stromboli continua ad eruttare. Possibilità di tsunami mediterraneo? foto Meteoweb
Stromboli continua ad eruttare, uno scenario quasi magico. Le Eolie si vedono oltre una cortina di fumo ma inizia ad esserci paura.
La zona è ad alta intensità sismica e questo non è un mistero, la situazione è in continua evoluzione ed è comunque sorvegliata dagli esperti vulcanologi dell’Ingv. Oggi sul vulcano si sono verificati nuovi crolli, lungo il costone della Sciara del fuoco. Ancora una volta nell’isola delle Eolie, dal mare si e’ innalzata una densa nube di vapore acqueo.
La paura e l’ansia cresce tanto è che gli abitanti iniziano ad organizzarsi. La paura ha un solo nome: Onda Anomala o Tsunami.
Sull’Ansa si trova un intervento di Pier Paolo Cincotta, residente aull’isola che sottolinea “nessuno ci ha spiegato qual e’ effettivamente la situazione e soprattutto come dobbiamo comportarci. Siamo all’oscuro di tutto. Sarebbe importante a questo punto fare una riunione pubblica per dire ai cittadini dell’isola quale pericolo si puo’ correre e, soprattutto, se c’e’ il rischio di un nuovo tsunami, come accaduto nel 2002 quando una frana del costone provoco’ un’onda anomala che investi’ le sette isole dell’arcipelago”.
In queste ore però si tengono le riunioni di rito, si organizza la Protezione Civile si apprende poi che è stato stabilito di ”tenere costantemente informati i residenti dell’Isola le cui abitazioni si trovino a distanza dalla battigia tale da esporli a rischio nell’eventualita’ di onde anomale che potrebbero essere sollevate da distacchi di materiale roccioso dal fianco del vulcano, nonche’ di intensificare l’attivita’ di osservazione e monitoraggio delle attivita’ in corso”.
Intanto cresce l’ansia, si ha paura, circa 10 anni fa una grossa eruzione ha spaventato gli abitanti, flussi lavici, frane e quanto altro hanno sconvolto la zona
Può essere mai che ci sia un nuovo tsunami?
Esiste chi la pensa così, esiste chi pensa che uno tsunami nel Mediterraneo sia possibile e tra questi vi è il noto geologo Giampiero Petrucci che diverse volte ha spiegato l’importanza di Stromboli negli eventi dei primi del 900.
Sembra infatti che Iddu, ovvero Stromboli avesse avuto due grandi eruzioni. Una riporta Meteoweb il 3 Luglio 1916, dunque in piena “Grande Guerra”, rappresenta un’eruzione cui si accompagna un terremoto (avvertito anche nella Calabria Tirrenica) e soprattutto uno tsunami (intensità 2) che investe soltanto la parte nord dell’isola, in particolare la zona di Piscità dove viene invasa la spiaggia, con un’ingressione pari ad una decina di metri. Il secondo episodio, il 22 Maggio 1919, risulta ben più cospicuo, anche geograficamente parlando. Alle 17.45 si verifica una grande esplosione vulcanica, con materiale piroclastico e lava che danneggia diverse case delle varie frazioni di Stromboli, Ginostra compresa. Segue uno tsunami (intensità 3) che invade la costa per circa trecento metri, trascinando a terra numerose barche. Vengono segnalati fenomeni anche a Capri (Marina Piccola) ed Ustica dove il mare si ritira e poi torna sulla spiaggia sia pure causando danni lievi. Oscillazioni inferiori al metro si verificano in Sicilia (Palermo, Catania, Messina) e Sardegna (Cagliari) oltre che a Napoli.
Altre tracce di simili attività si hanno nei decenni seguenti e, segnali di maremoto se ne hanno spessissimo.
Stromboli adesso si sta preparando ad un nuovo tsunami?