Magazine Diario personale

Stroncatura del film "Pearl Harbor" ripescata da un mio vecchio romanzino inedito, uno dei tanti.

Creato il 06 ottobre 2014 da Zioscriba


Quando s’innamorano le persone diventano strane, un po’ matte. È capitato a tutti. Ma a Dennis questo non bastava. Non si accontentava, di ammattire. Perché accontentarti di diventare matto, quando puoi diventare anche scemo? Lui, diventava uno scemo. Pensate che anni dopo, innamorato (e anche qui, prima incoraggiato e poi respinto) di una cameriera di nome Rosemary, l’infatuazione l’avrebbe conciato talmente scemo da arrivare a farsi piacere un filmozzo (che andò a vedere da solo, ma sognando di essere lì con lei) intitolato Pearl Harbor!Avete presente quel colossale film di guerra sceneggiato da Liala, massì, quello col bombardiere dislessico, Ben Affliktu, che vive per bombardare, e se non potesse bombardare si suiciderebbe, si lascerebbe morire d’inedia, si bombarderebbe i coglioni, e nonostante ciò, alla decisiva e inappellabile visita di abilitazione bombardiera rischia di mandare tutto a puttane perché, pur di farsi siringare dalla Figa Perfetta, non esita a farsi rifare la stessa iniezione già fatta, e poi sviene?Avete presente?Quel film che guardandolo, soprattutto la prima ora, ti chiedi se il regista non sia per caso tedesco e filonazista. Nel senso che vedi questi giovani americanozzi così odiosi, spocchiosi, vuoti di cervello, così già pronti per le discoteche nasciture, così Cretinagers Duemila con sessant’anni d’anticipo, che ti aspetti di veder comparire qualche telefonino, qualche pasticca di ecstasy, qualche raccapricciante sms, e d’improvviso ti viene quasi da tifare per gli altri, ti viene da tifare per i giapponesi.Scusami, Liala, ma quando bombardano, i giapponesi?Poi, finalmente, i giapponesi bombardano. E cazzo, se bombardano. Sulla ricostruzione del bombardamento, niente da dire. Se non che forse, con tutti quei miliardi, si poteva finanziare una milionata di giovani registi muniti di oneste e originali idee.Figurarsi.Ma coraggio, ci aspettano altre delizie:il bombardiere dislessico, quando dalla vecchia Europa scrive alla Figa Perfetta, d’improvviso diventa Petrarca (però banale, pausinizzato diciamo); in compenso, nel rispondergli, la Figa Perfetta è Leopardi con la parrucca e la cipria (e la figa). Poi il Dato Per Morto, cioè sempre lui, Ben Affliktu, ritorna dopo mesi e per prima cosa le dice: “Come sei bella!”, così, come uno che ricomparendo dal nulla facesse: “Cucù!”E che altro poteva mai dire. S’eran veduti per mezza giornata! S’erano scritti coi testi della Pausini! Erano due perfetti sconosciuti. E imbecilli. Due perfetti imbecilli sconosciuti.Alla fine, prevedibile al millimetro la sceneggiatura di Liala. Ben Affliktu farà da padre al figlio dell’amico, John Consolanza, cui naturalmente tocca di morire davvero (cioè, in linguaggio più tecnico, levarsi dai coglioni narrativi), dopo aver salvato il Dato Per Morto per riscattarsi dall’avergli consolato seminalmente la Figa Perfetta quando lui, per l’appunto, risultava un po’ morto…Ebbene, Dennis sarà così ubriaco d’amore per Rosemary, che quest’offesa all’intelligenza umana e all’arte cinematografica se la farà quasi piacere!

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