Tipici del periodo natalizio e ben augurali per l'anno nuovo!
Si racconta che nel Golfo di Napoli ce li abbiano portati i Greci, al tempo di Partenope. E dal greco deriverebbe il nome “struffolo”: precisamente dalla parola “strongoulos”, arrotondato.
C'è anche chi ritiene erroneamente che lo struffolo si chiami così perché “strofina” il palato: nel senso che lo solletica, per la sua bontà. Ciascuna pallina di pasta fritta è un capolavoro di ingegneria domestica, selezionato in centinaia d’anni di sperimentazione nelle cucine di ogni tipo.
Questa è la ricetta tradizionale caratterizzata dall'assenza di lievito e struffoli particolarmente croccanti.
Gli ingredienti sono semplicissimi e il risultato vi assicuro che è da 5 stelle...Ingredienti:
per la pasta
- 6 uova
- 6 cucchiai di limoncello o liquore di Benevento
- la buccia di un limone non trattato grattata
- farina quanto basta.
Procedimento:
Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta omogenea e della stessa consistenza della pasta frolla.
Dategli la forma di una palla e da questa ritagliate tanti pezzetti della grandezza di una noce.
Tagliate i bastoncelli a tocchetti e...
Unite gli struffoli fritti, rimescolando delicatamente con un cucchiaio di legno fino a quando non si siano bene impregnati di miele. Aggiungete i confettini colorati e continuate a mescolare.
Abbandonatevi al piacere ed amatevi sempre!
Linda