In questo e nei proossimi due articoli introdurrò delle nozioni generali che serviranno, oltre che per la vita quotidiana, per trattare un argomento spinosetto: le banche
In finanza con il termine obbligazione (bond) si indica un titolo di debito emesso da società o enti pubblici che attribuisce al suo possessore il diritto al rimborso del capitale prestato all’emittente alla scadenza più un interesse su tale somma. Un’obbligazione tipica sono ad esempio i titoli di Stato: BoT, BTp, CcT, CZC. Il bond è composto da un prezzo facciale o nominale, che solitamente è 100€, che non coincide con il prezzo di mercato e da una cedola, ossia un tasso di interesse che viene riconosciuto al creditore. La differenza fra il prezzo di acquisto e il prezzo facciale rappresenta il guadagno in conto capitale.
L’azione è un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società. Il possesso di almeno un’ azione è la condizione necessaria per essere soci di una società per azioni o di una società in accomandita per azioni. Secondo il Codice Civile il possesso di un’azione dà il diritto di partecipare alle assemblee ordinaria e straordinaria della società, il diritto a percepire gli utili e a una quota di liquidazione nel caso di scioglimento della società.
La borsa permette la compravendita di azioni e obbligazioni delle società quotate e l’oscillazione del prezzo delle azioni si muove secondo il principio della domanda e dell’offerta. In finanza il rischio è il rendimento atteso dall’investimento: tanto più il rischio è elevato tanto più l’investitore richiede una remunerazione per il rischio elevato. Poiché ad agosto 2011 il rischio default dell’Italia (cioè che non riuscisse a pagare tutti i suoi debiti, dunque i titoli di stato) si era alzato notevolmente, anche il rendimento si era alzato. Il famoso spread BtP-BUND è dunque la differenza di rendimento fra i nostri BtP e i tedeschi BUND che, data la stabilità economico sociale della Germania,vengono considerati a quasi rischio zero. Poiché le persone sono solitamente avverse al rischio, cioè preferiscono un ammontare certo rispetto ad una quantità aleatori, matematicamente la funzione di utilità, che ci permette di scegliere un titolo piuttosto che un altro, è data appunto come funzione crescente del rendimento atteso e decrescente del rischio.
Perché le persone investono? Per evitare che il loro potere d’acquisto diminuisca a causa dell’inflazione. L’inflazione è un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo. Con l’innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e servizi (pensate che nel 2000 un operaio guadagnava un milione di lire al mese; oggi con 500 € non potrebbe mangiare). Infatti il tasso di interesse reale è dato dal tasso d’interesse nominale al netto dell’inflazione. Se un BtP mi rende il 4% ma l’inflazione è il 3%, il mio tasso di interesse reale sarà 1%. Matematicamente:
r = i – p
Poiché la moneta ha un tasso di rendimento nullo, non investendo in attività finanziarie o immobiliari subirò il solo effetto negativo dell’inflazione.