La costrizione orizzontale (a Venezia la superficie edificabile, ed edificata, è di soli 7kmq) portò i palazzi e le case in genere ad affiancarsi senza interruzioni o divise da calli strettissime, per cui generalmente solo la facciata prospiciente l'acqua è decorata. Dove rii o canali sono stati interrati, eventuali decorazioni di facciate sono indice della loro passata esistenza.
La preoccupazione del peso si ritrova nella scarsa sporgenza dei balconi, nell'uso di scale esterne per tutta l'epoca gotica e successivamente di scale interne prive di balaustre e sormontate a volta per ridurre la pressione dei muri esterni. Questi avevano sovente uno spessore di quattro mattoni al piano terreno che si riducevano poi a tre o anche a due mattoni nei piani superiori. I muri divisori solitamente erano formati da due sottili strati di legno con l'intercapedine riempita di pietrisco e mattoni triturati.
La decorazione delle pareti veniva eseguita in stucco, affreschi, sete o cuoio, spesso campeggiavano placche di "marmorino", una polvere di marmo che somiglia a lastre della stessa materia pur pesando molto meno. Similmente i pavimenti erano ricoperti di "terrazzo", un misto di polveri di marmo, di vetro e di mattoni, sovente con elementi decorativi in tessere di mosaico. Oltre al peso ridotto il pavimento "alla terrazza" ha notevole elasticità, utile a compensare i movimenti delle fondamenta.
I soffitti sono in travi, quanto più leggeri possibili, talvolta dipinti, altre volte nascosti da un leggero reticolato stuccato o affrescato. Eguale leggerezza si ritrova nelle strutture dei sottotetti, nella scelta delle tegole e nella costruzione dei terrazzi sovrastanti i tetti, le "altane".