Ad Avellino si consuma un’altra tragedia dove il responsabile da incriminare sembra essere per l’ennesima volta, l’assunzione non controllata di medicinali.
Gaetano Terranova, un giovane studente di circa 18 anni si è misteriosamente spento dopo aver assunto un farmaco antibiotico: il giovanissimo studente liceale (frequentava il liceo scientifico Imbriani di Avellino – ndr) si è subito sentito male dopo aver ingerito il medicinale per tentare di arginare la febbre molto alta. Tempestivamente i suoi familiari hanno telefonato al 118 per richiedere un’ambulanza e portare il ragazzo 18enne in ospedale, ma pare che già fosse tutto inutile e non c’è stato nulla da fare. La prima ipotesi avanzata è quella di un terribile e aggressivo choc anafilattico, ma le Forze dell’Ordine stanno indagando e subito la Procura della città di Avellino ha fatto scattare l’inchiesta.
Per il giorno lunedì 2 marzo è stata fissata la prima autopsia atta a muovere i primi passi per le indagini di polizia; ancora tanti i punti di domanda inevasi di questa nefasta vicenda: qual è il farmaco incriminato, ritenuto responsabile del decesso? I consumatori verranno informati della casa farmaceutica ritenuta eventuale responsabile della tragedia? L’antibiotico verrà tolto dal mercato? O si è trattato soltanto di un incidente? Non ci resta che aspettare con il fiato sospeso le notizie legate a quest’altra giovane vittima, un giovane scomparso improvvisamente tra la notte di venerdì e l’alba del sabato. Lutto nella famiglia e sui social scoppia una forte commozione e grande dolore tra i tantissimi amici del ragazzo, noto in città anche per aver avviato una carriera da rapper.
Da alcuni recenti studi è emerso che già sono stati circa 10 milioni le persone morte a causa di antibiotici e per questo campagne pubblicitarie consigliano di utilizzarli soltanto quando è strettamente necessario, ovvero per terminare una terapia o una cura con precisione e sempre sotto l’osservazione e prescrizione del medico curante. In un’epoca come la nostra risulta difficile per esempio, far comprendere che la diffusione delle patologie da raffreddamento è quasi sempre legata a virus insensibili ad antibiotici e non a batteri che invece dovrebbero essere bloccati da questo tipo di farmaci. In America infatti 10 milioni di persone rischiano la morte a causa della farmacoresistenza: le spese per queste terapie inutili ammonterebbero a 8 trilioni di dollari all’anno; 700mila persone annualmente muoiono a causa di germi mutati. Negli USA l’80% degli antibiotici viene impiegato nell’industria delle carne: ciò facilita la mutazione dei germi resistenti e il loro facile passaggio dagli animali all’uomo con conseguente contagio.