Studenti: nuovo autunno di lotta. Sveglie e cortei invadono Roma- foto La Repubblica-
Continua l’odissea degli studenti in viaggio verso un vero diritto allo studio
Studenti in piazza a protestare. Tutta l’Italia si è mobilitata.
L’ultimo pericoloso viaggio è iniziato davanti a Palazzo Chigi, ed è finito si è conclusa con l’occupazione simbolica per 15 minuti dei binari della stazione Ostiense a Roma. Ma si sa che spesso più che la meta conta il percorso. E in questo caso il percorso è stato fatto di parole ma anche azioni, di slogan contro il governo ma anche lanci di uova e vernice, di fumogeni e pure tensione con le forze di polizia. Tutta Italia si è mobilitata per dar vita a questa protesta, per far sentire la propria voce con cui denunciare lo stato dell’istruzione in Italia e i tagli. Anche se dalla critica feroce al Governo e al ministro dell’istruzione all’attacco al mondo della finanza, con Moody’s e le banche, il passo è stato in certi momenti breve. Questa generazione che urla, scalcia e si ribella, che protesta e scende in piazza ed ha il coraggio di dire la sua è una generazione che sente sulle proprie spalle il peso degli errori di quella passata. Come hanno infatti spiegato i ragazzi della Rete della Conoscenza “le aule scolastiche cadono e pezzi e 200 mila studenti universitari rischiano di perdere la borsa di studio”"con la scusa della crisi, il governo sta scaricando sulla nostra generazione tutto il peso dell’austerity”. Del resto gli slogan raccontano a chiare lettere il malcontento, da”Ora i conti li fate con noi” a “Il futuro non è scritto”, “Noi il debito non lo paghiamo” e “Gelmini, Gelmini, dimissioni!”. La mobilitazione era indetta dall’Unione degli Studenti, il “sindacato” delle scuole superiori, ma ad esso si è unito tutto il movimento studentesco.
Monia Papa
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