Studio Censis rileva l’ascesa dei valori e della fiducia nella chiesa

Creato il 10 aprile 2012 da Uccronline

Abbiamo già parlato dei risultati apparsi nell’ultima ricerca del Censis sul popolo italiano, dal titolo «I valori degli italiani», elaborata in occasione dei 150 anni. A ritornarvi sopra è un articolo de “Il Sole 24 ore”, in cui viene sottolineato un fattore positivo della crisi economica (almeno uno), cioè il cambiamento da uno smodato consumismo verso una collettività incline ora a un tenore di vita più sobrio. La sobrietà è certamente una conseguenza di una vita cristiana pienamente vissuta, e infatti -fa notare la ricerca- gli italiani di oggi, al contrario di 20 anni fa, stanno anche «riscoprendo o apprezzando di più certi valori tradizionali: quelli della famiglia, dell’amicizia, della convivenza civile, della fede religiosa, dell’etica pubblica».

La famiglia, si ribadisce nell’articolo dello storico Valerio Castronovo, conta oggi più di quanto già non fosse in passato e non è sorprendente dato che essa costituisce una cellula primaria di protezione e solidarietà fra i suoi componenti. L’individualismo, brutta conseguenza del protestantesimo e del laicismo, si riduce fortemente. Secondo lo storico, «la forte reviviscenza del sentimento religioso si sta manifestando un po’ dovunque nel mondo occidentale, e perciò anche da noi». Il processo di secolarizzazione, dice, «non ha assottigliato il numero dei credenti». Inoltre, continua, «secondo i dati del Censis, la Chiesa cattolica sta recuperando fiducia e ascendente nella società italiana, in ragione soprattutto dei suoi princìpi etici, a presidio dei diritti umani, dell’integrità e dignità della persona, della giustizia e dell’assistenza ai più deboli».

Come già avevamo anticipato, lo studio ha rilevato anche una crescente richiesta di legalità e trasparenza, una crescente disapprovazione della corruzione politica, della prostituzione, del consumo di alcool e di droghe anche leggere.  Stando all’inchiesta del Censis, sembra anche una crescita di interesse per le bellezze naturali e i beni culturali, in quanto, «potendo vivere in un ambiente ricco di queste preziose risorse, ci si sentirebbe più motivati e disposti a impegnarsi per il proprio Paese». Facciamo nostro l’auspicio di Castronovo: «meglio tardi che mai: purché ai buoni propositi corrispondano comportamenti concreti».

Simone Aguado


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