Studio illegale – Federico Baccomo Duchesne

Creato il 03 dicembre 2013 da Linda Ferrando

Seduta al cinema aspettando di vedere chissà che film, vidi il trailer di questo film italiano che sembrava promettere bene. Strana sensazione che poche volte ho provato visto che tendenzialmente tendo ad evitare film italiani, soprattutto poi se di mezzo c’è Fabio Volo. La curiosità è rimasta in ogni caso e scoprii che il film è stato tratto in realtà da un libro scritto da un ex avvocato. Prima leggo il libro, ho pensato, ed ho fatto bene.

Il romanzo, originariamente pubblicato sotto forma di blog personale, si presenta come una leggera storiella ambientata in uno studio legale di Milano dove Andrea Campi si destreggia tra meeting, bozze di contratti e infinite giornate a ribattere con la controparte. La trama di per sè può risultare abbastanza banale, con in sottofondo una storiella d’amore e il classico lieto fine, lo stile però è particolarmente piacevole e divertente tanto che più volte sono scoppiata a ridere nel cuore della notte. L’umorismo e l’ironia che Duchesne utilizza tramite la voce del suo protagonista è particolarmente azzeccata e i personaggi incarnano bene gli stereotipi del mondo legale al giorno d’oggi. Certo, a rifletterci un po’ sorge un’amara consapevolezza nel sapere che la realtà è davvero così, anzi, in molti casi decisamente peggiore; rendere tutto ciò un libro divertente è stata un’ottima trovata.

Passiamo al film. Potrei fermarmi nel dire che è orribile, ma preferisco scendere nei particolari per darvi un’idea. Facendo un breve elenco i veri problemi di questa pellicola sono:

  • la presenza di Fabio Volo (scusate sarà un fatto personale ma non lo reggo)
  • la totale incapacità degli attori
  • il voler modificare gran parte della trama originaria del libro (ma perché mi chiedo io?)
  • l’ironia del libro sfumata in dialoghi tutt’altro che brillanti ma direi appesantiti da una forzata voglia di far ridere che in me genera esattamente l’effetto opposto.

Concludendo vi consiglio il libro se avete voglia di una lettura leggera che vi faccia anche ridere, vi sconsiglio il film perché centra davvero poco e niente con lo stile del romanzo.

Voto: ★★★✰✰

«La vita è un crogiuolo di emozioni, input, suoni colori immagini, vieni di qua, vai di là, e se tu sapessi attraverso quali storie sono passato io ti renderesti conto delle complicazioni del vivere – traiettorie, ripensamenti, svolte – e delle pieghe del destino. Le scelte spesso sono solo un modo per non decidere.»



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