Mentre tutti pianificano partenze per le ferie e settimane di vacanze io quasi posso dire di essere felice di andare a rifugiarmi in ambulatorio, al fresco, con i miei animaletti a farmi compagnia. E qualche volta mi porto il rinforzo anche da casa, sia che esso sia bipede, i bradipini con mamma bradipa, sia che esso sia quadrupede, vale a dire Morgana, la mia amatissima yorkina che tra qualche giorno ( esattamente mercoledì) compirà 11 anni.
Sapete, l'ho vista nascere e quando aveva tre mesi me la sono riportata a casa in quanto il proprietario la voleva portare a un negozio di animali per venderla solo perchè di dimensioni più grandi rispetto alla sorellina. Io non ho mai comprato animali in vita mia, li ho sempre presi dal canile, così gli chiesi quanto volesse: mi faceva sanguinare il cuore pensare a quella povera cagnetta che aveva vissuto per tre mesi in casa e che si sarebbe ritrovata in una specie di inferno, a far mostra di sè per farsi comprare.
Lui sembrava contento che la volessi prendere io e si fece rimborsare solo i soldi dei vaccini.
Ed è così che Morgana arrivò a casa nostra.
Qualcuno penserà: sarà un cane. Non importa, solo chi non ha animali non potrà mai arrivare a conoscere quanto bene si possa voler loro.
Eccola qua .
Ma come al solito sto divagando, Parto sempre con l'intenzione di parlare di un determinato argomento e invece finisco sempre per disquisire di tuttaltro.
Dicevamo del caldo: è forse con le alte temperature che si spiegano un po' di cose buffe accadute al lavoro in questa ultima settimana.
Potrei cominciare con la telefonata di quel signore che prima si accerta che sia io all'altro capo della cornetta e poi scatta la fatidica domanda ( nel senso che me l'hanno fatta veramente decine e decine di volte):" Dottore, si ricorda di me?!" Alcuni cercano di aiutarti e ti dicono che magari ti hanno portato il loro cane o il loro gatto qualche mese prima.
Invece questo signore senza darmi ulteriori informazioni ha aspettato la mia risposta.
Che avrebbe dovuto essere: " ma brutto imbecille come faccio a ricordarmi chi sei se non mi dici neanche come ti chiami? non ho mica la scannerizzazione vocale al telefono!" E invece dopo aver messo a nanna tutti i diavoletti che mi volevano far rispondere male, dopo aver contato fino a cinque e aver preso un paio di profondi respiri gli rispondo con cortesia:" Magari se mi dicesse il suo nome forse mi potrebbe essere d'aiuto..."
A torso nudo e l'imbarazzo colora il suo volto di tutti i colori . Anche perchè si è trovato nel mezzo di una sala d'attesa in cui stazionavano un paio di bambini, una donna di mezza età col marito e relativo cane, un paio di ragazze giovani e una donna in avanzato stato di gravidanza.
Questo poverino si è trovato puntato dagli occhi di tutti i presenti e allora mosso a compassione ( ma anche per non far venire strane idee sul tipo di clientela che normalmente frequenta ambulatorio) l'ho fatto passare avanti e ho fatto la terapia al suo gatto.
Potrei raccontarvi anche di quel signore che con aplomb da milord inglese si è messo in fila con gli altri clienti in sala d'attesa con la sua bellissima oca, buonissima ( e non nel senso culinario del termine) che alla vista degli altri animali non ha mosso nemmeno un muscolo nella massima serenità , oppure di quella signora che mi ha confessato di avere un gatto gay. Ma forse questa del gatto gay la racconto la prossima volta.
Ieri quando l'ho visto felice e scodinzolante ritornare in ambulatorio per un controllo mi sono sentito proprio felice.
Sono soddisfazioni enormi che pochi lavori riescono a dare.
Il mio è uno di questi. Non diventerò mai ricco ma alla fine chissenefrega!