Stupirsi, al giorno d'oggi, fa davvero bene
Creato il 30 giugno 2012 da Narratore
@Narratore74
Come in alcuni di
voi avranno già letto, da pochi giorni ho avuto la conferma della futura
pubblicazione di un mio racconto in un'antologia.
Ora, visto che non
voglio menarvela di nuovo su quanto questo mi renda felice, vorrei spendere un
paio di parole in merito alla Watson Edizioni e al lavoro che stanno portando
avanti.
Bene, la Watson,
come tante altre realtà, è una casa editrice emergente, assolutamente
indipendente e che cerca di sopravvivere in questo mondo di squali, nel vero
senso della parola, a suon di campagne e promozioni interessanti.
Già di per se,
questo sarebbe ammirabile, se poi unite il fatto che sembra davvero gestita in
maniera volenterosa e che, sempre facendo i dovuti scongiuri, sono dell'idea
che possa crescere ancora di più, capite bene quanto vi abbia riposto fiducia.
Ulteriore pregio,
che a dir la verità non mi aspettavo, è venuto fuori dopo la lettura del
contratto da loro inviatomi. Non potete nemmeno immaginare cosa abbia voluto
dire leggere la riga in cui, testualmente, si dice che "all'autore
spetterà l'1 % degli incassi sulla vendita dell'antologia e 10 copie
omaggio".
Insomma, mi pagano
per il mio lavoro? Al giorno d'oggi e per un semplice racconto?
Non ci potevo
credere…
Ma è tutto vero, ho
controllato.
Quindi mi dico: è
innegabile che il mondo editoriale, soprattutto in Italia, sia allo sbando ma
non posso non provare una sorta di fiducia nel futuro dopo questa scoperta,
quando ormai nessuno, e ribadisco nessuno,
è disposto a pagarti per un'antologia, tanto meno a regalare 10 copie del
libro.
In fondo i
selezionati sono solo 33, il che vuol dire minimo 330 copie stampate solo per
gli autori!
Il tutto, lo ricordo, senza chiedere un centesimo agli autori.
Capisco che sia una
mosca bianca, che questo non avvenga ogni volta, ma bisogna credere in chi si
mette in gioco fino a questo punto, credo…
L'editoria ha
bisogno di persone e di case editrici come la Watson e del loro entusiasmo.
Se non si fa nulla le cose non
miglioreranno di certo, e questo mi sembra un buon punto d'inizio.
Per correttezza devo
anche ammettere che, in fase d'invio dei contratti, ci sono state alcune
incomprensioni riguardanti il compenso ai singoli autori e l'ammontare della
percentuale. Piccole cose, risolvibili, che però hanno messo in allarme alcuni
dei selezionati, portandoli a diffidare della Watson e dell'iniziativa stessa.
A loro vorrei dire
solo una cosa: dal mio punto di vista, cioè quello di un Sig. Nessuno che ha
avuto il culo di essere selezionato per una pubblicazione, questa cosa non è
sembrata così grave. Un'ingenuità forse, ma nulla più e di certo nulla che
possa minare quella che, a tutti gli effetti, è una gran bella avventura.
Almeno per il
sottoscritto!
Ok, penso di aver
detto tutto. Vi ragguaglierò maggiormente quando avrò notizie certe sulla data
di pubblicazione e ogni altra informazione. Nel frattempo rimanete qui in giro,
sento che il futuro è appena arrivato e ha in serbo un sacco di belle sorprese!
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