Stuprate e impiccate

Da Virginia Less

Mi sono decisa a proporre  questa immagine orrenda dopo aver letto l’articolo di Roberto Romano su “La Stampa“. Ne riporto alcuni brani.

...ci è sembrato di dover cogliere il messaggio di quei contadini della casta dalit, gli «intoccabili», e la loro disperata volontà di rompere, attirando l’attenzione dei media, il silenzio che altrimenti coprirebbe le atrocità che ancora si compiono nei loro confronti.  Sono stati questi umili – e umiliati – abitanti di un villaggio dell’Uttar Pradesh (…) a ottenere, circondando l’albero da cui pendevano, che i corpi delle due adolescenti, vittime di uno stupro collettivo e poi impiccate, rimanessero appesi in modo da poter essere ripresi dalle televisioni e dai fotografi. 

Ufficialmente le caste* sono state abolite in India dalla costituzione del 1950, ma il paese è ancora lontano dalla reale uguaglianza e, specie nelle zone rurali, … le donne dalit sono spesso considerate «a disposizione» dei maschi appartenenti alle innumerevoli caste indiane – dagli aristocratici bramini agli shudra, lavoratori manuali. (…) la polizia tende ad ignorare le angherie e i crimini compiuti nei confronti dei «fuori casta». (…) anche in questo caso (…) risulta che alcuni agenti locali siano stati messi sotto inchiesta perché non avevano fatto niente quando i parenti avevano denunciato la scomparsa delle due ragazze.

Si presenta qui, in un’accezione particolarmente feroce perchè ancora socialmente accetta o tollerata, il tema “storico” della violenza contro le donne. Oggetti non persone, strumenti da buttare via dopo l’uso. Straziante ingiustizia che indigna e sgomenta tutte noi.

* per saperne di più sulle caste, non solo indiane http://www.kalpana.it/ita/scrittori/sunil_deepak/caste_e_diaspore.htm


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