La settimana appena trascorsa ha comunque proposto interessanti spunti di riflessione. Ad esempio le dichiarazioni rilasciate da Nesta a Sportmediaset nelle quali il romano preannuncia un possibile addio al calcio a fine stagione ... "non voglio trovarmi nelle condizioni di trascinarmi per il campo" ha detto, tra le altre cose, il fuoriclasse rossonero. Un concetto che gli fa onore e che non è facile che venga formulato da altri protagonisti dal rendimento ben inferiore al suo. La posizione vagamente estremista del centrale difensivo viene controbilanciata (anzi, sbilanciata) da quella totalmente estremista, in senso opposto, di Galliani che lo vede protagonista ancora per quattro o cinque anni ... esistono il buon senso e le vie di mezzo, proporrei un rinnovo annuale con la prospettiva, per Nesta, di dare una grossa mano alla squadra ma senza il ruolo di insostituibile vestito fino ad oggi.
Mercato. Si moltiplicano le voci di movimenti di mercato riguardanti il Milan, forse anche alimentati ad arte, in un momento della stagione piuttosto inopportuno. Si parla di derby per il "Ganso", del ritorno di Kakà e dell'arrivo già pianificato di Balotelli. Tralasciando al momento il Ganso, mi auguro fortemente che le voci riguardanti gli altri due si rivelino semplicemente indiscrezioni prive di sostanza. Mi onoro di far parte della categoria delle "vedovelle" di Ricardino, ma ritengo improponibile un suo ritorno a Milanello, a prescindere dalle condizioni economiche. Si ipotizza un nuovo intervento chirurgico al ginocchio dell'ex Pallone d'Oro che dal suo addio al Milan non ha mai ritrovato una condizione fisica decente e non ha mai più riproposto sul campo il suo talento e le sue qualità. Non sono prevenuto a priori riguardo i cosiddetti "cavalli di ritorno" (o le minestre riscaldate come dice qualcun altro) ma è il caso specifico di Kakà che non mi convince neanche un pò.
La prospettiva che invece mi "atterrisce" è quella di vedere Balotelli con la maglia rossonera addosso. La stagione di SuperMario al City è una sorta di Bignami della sua pur breve carriera ... gli intermezzi tra un'operazione e un infortunio li trascorre collezionando cartellini rossi e brutture di ogni genere, eppure c'è chi sacrificherebbe Pato per portare a casa questo elemento dalle enormi potenzialità ma da un pessimo atteggiamento mentale dotato di scarsissimi margini di miglioramento e da una fragilità fisica non certo inferiore a quella attribuita al Papero.
Pubblicato sul sito di Milan Day