Estropico presenta il terzo capitolo di La Terra non è malata: è incinta! Di Adriano Autino.
La nostra civiltà non può assolutamente fare a meno di crescere, anche numericamente, pena la regressione culturale accelerata in un contesto ambientale reso critico dalla nostra crescita. Vale a dire che avremmo deciso di ritirarci dal difficile confronto con tale ambiente, abdicando così alle nostre responsabilità, nei confronti della nostra specie, prima ancora che nei confronti del pianeta. Il pianeta infatti, finiti noi, avrebbe tutto il tempo di riparare i “guasti” da noi provocati, e magari riprovare a maturare un’altra specie intelligente…, anzi, una specie davvero intelligente! Come un cliente, che decide di stracciare l’ordine che ci aveva dato, perché ci siamo rivelati, come fornitore, del tutto inadempienti. Avremo in tal caso fallito, come specie, finendo per accontentarci di vivacchiare, finché la natura di questa parte dell’universo ce lo consentirà, esattamente come hanno fatto prima di noi tante specie non intelligenti, prive di mezzi per elevarsi al di sopra delle contingenze naturali. Infatti, non dovremmo considerarci soltanto parte della nicchia ecologica costituita da questo pianeta, ma provare a capire che cosa l’anomalia di una specie intelligente potrebbe costituire, in un contesto ecologico cosmico. Leggi tutto, su Estropico.
Image: Hubble Captures Spectacular "Landscape" in the Carina Nebula, by NASA Goddard Photo and Video