Su il Giornalino “Per questo mi chiamo Giovanni”, per raccontare la mafia ai ragazzi

Creato il 15 maggio 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Nella storia recente, la lotta alla mafia ha avuto tra i protagonisti indiscussi il giudice Giovanni Falcone che, insieme a Paolo Borsellino, rappresenta la > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="227" alt="Su il Giornalino Per questo mi chiamo Giovanni, per raccontare la mafia ai ragazzi >> LoSpazioBianco" class="alignright size-medium wp-image-51325" />figura più nota per la rilevanza del suo operato e il tragico destino. A vent’anni dalla strage di Capaci, il Giornalino, settimanale per ragazzi del Gruppo Editoriale San Paolo, commemora questa data con la pubblicazione di “Per questo mi chiamo Giovanni”, tredici episodi che rielaborano nella versione a fumetti il romanzo omonimo di Luigi Garlando, edito da Rizzoli. La rilettura è opera di Claudio Stassi, che ha illustrato e riadattato fedelmente il testo originale. Per il Giornalino, un’occasione importante per raccontare ai giovani la mafia: una storia nella storia nel linguaggio del fumetto.

 LA STORIA

Il protagonista è un bambino di Palermo, Giovanni. Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegargli perché si chiama così. Tappa dopo tappa, prende vita il racconto: padre e figlio esplorano Palermo e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s’intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi.

Claudio Stassi, nato e cresciuto a Palermo, interpreta il romanzo di Luigi Garlando in un fumetto che è anche un viaggio nella sua città, dove i colori del presente s’incontrano con il bianco e nero del passato, per una storia di forte impegno civile.

 > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="349" width="250" alt="Su il Giornalino Per questo mi chiamo Giovanni, per raccontare la mafia ai ragazzi >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-full wp-image-51326" />Anche la copertina che presenta il fumetto, disegnata appositamente per il Giornalino, sottolinea questa azione: IO SONO GIOVANNI è stampato sull maglietta di tutti i ragazzi. “Per questo mi chiamo Giovanni è un racconto che parte dalla vita e non da una vicenda di fantasia” spiega p. Stefano Gorla, direttore de il Giornalino, “È la storia di un magistrato onesto e coraggioso cui la mafia ha rubato la vita. Il fumetto ci aiuta a comprendere qualcosa della mafia e degli atteggiamenti mafiosi, delle violenze e dei soprusi che a volte incontriamo anche nelle nostre vite. Ma ci sono uomini, donne, ragazzi che affrontano con coraggio queste violenze. Da un momento importante nella storia del nostro Paese, una storia di crudeltà e sofferenza, dove troviamo anche coraggio, bene e speranza”.

A documentare i vent’anni dalla strage di Capaci, il Giornalino dedicherà inoltre un servizio sui fatti dell’epoca, il radicamento della mafia nella società, i martiri civili che ne restarono coinvolti, come gli agenti della scorta e la moglie del giudice, senza dimenticare il dramma di via D’Amelio. Ulteriori elementi di approfondimento saranno pubblicati nella duplice intervista agli autori che racconteranno sulle pagine del settimanale la loro esperienza.

Il Giornalino è distribuito nelle edicole e nelle parrocchie e per abbonamento.

E’ possibile acquistare online al prezzo di 24,90 euro l’intera serie, accedendo alla pagina www.stpauls.it/gio/michiamogiovanni, attiva a partire dal 10 maggio.

 GLI AUTORI

Luigi Garlando nato a Milano nel 1962, è giornalista alla Gazzetta dello Sport. Da anni scrive libri di successo per ragazzi tra cui “Camilla che odiava la politica” (Rizzoli, 2008) e la serie “Gol!” (Piemme). Ha scritto anche romanzi per adulti. “Per questo mi chiamo Giovanni” ha vinto numerosi premi e ispirato il film documentario “Io ricordo”, prodotto da Indiana Production per Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime dalla mafia. Su il Giornalino ha pubblicato in anteprima la short story “L’sola del naso”.

Claudio Stassi è nato nel 1978 a Palermo. Vive e lavora a Barcellona. Per BeccoGiallo ha pubblicato “Brancaccio – storie di mafia quotidiana” su testi di Giovanni Di Gregorio, tradotto anche in Francia per Casterman e in Spagna per Norma Ed. Ha vinto il concorso “Montalbano a Fumetti” pubblicando per Hazard ed. “L’Avvertimento” di Andrea Camilleri a fumetti. Ha inoltre insegnato alla Scuola del fumetto di Palermo. Per il Giornalino disegna, sui testi di Fabrizio Lo Bianco, Bau&Woof.

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