Eletto patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO è un imponente sito archeologico veramente molto bello.
Ovviamente, come da tradizione dei nuraghe, il tutto è costruito a secco, cioè senza alcun uso di malta.
La particolarità del complesso è che era completamente interrato fino a poco tempo fa (storicamente parlando, ovviamente).
L'archeologo Giovanni Lilliu infatti lo portò alla luce. Scoprì il sito quando era piccolo: giocava con gli amici in cima ad una collina, dove era presente un foro, o un pozzo, da li si calavano con delle corde e vedevano che c'era qualcosa.
Tornato da archeologo e adulto, scavò quella collina, restituendo al mondo l'imponente complesso.
Il giornalista e scrittore Sergio Frau ha ipotizzato che il fatto che su nuraxi fosse sotterrato sia un indizio sulla sua teoria dello tsunami e quindi identifica la Sardegna come Atlantide. Nel suo libro offre tantissime altre prove di questo, per questo consiglio di leggere "le colonne d'ercole".
Il sito è apero al pubblico tutto l'anno, e c'è la possibilità di visitare il centro culturale "Giovanni Lilliu" dove è presente un modello che ricostruisce su Nuraxi come era nel massimo splendore.
Visitarlo è d'obbligo, arrivarci è facilissimo, non ci sono scuse