(io faccio il giornalista, non il propagandista: quindi intervisto anche persone di cui non condivido la posizione, a differenza di quanto fanno altri…)
La carica di presidente è simbolicamente molto importante per Erdoğan e potrebbe soddisfare il suo ego; la sua elezione porterà porterà comunque a un consolidamente del suo potere, non credo invece che lo stato diventerà più democratico. Inoltre, l’Akp ha sempre personificato l’identità sociale e politica del premier: il fatto che non ne sarà più il leader porterà probabilmente alla sua disintegrazione, con l’eventuale creazione di un nuovo partito dall’impronta meno religiosa guidato dal vice-premier Babacan o dall’attuale presidente Gül. Il voto dei curdi sarà in ogni caso decisivo, se ci sarà un secondo turno l’appoggio a Erdoğan frutterebbe concessioni in termini di democratizzazione.