lei parla un bel russo, io parlo un bel russo, Nana parlava un russo spaventoso.
Eppure era Nana a parlarmi in russo, non mia madre.
E’ stata lei a cantarmi la ninna nanna cosacca. E’ la sua voce che rivive in me quando me la canto da solo, a bassa voce.
E’ lei che io ho ucciso.
Emmanuel Carrère, La vita come un romanzo russo (2007)
Archiviato in:Quotes, Uno Studio In Giallo consiglia... Tagged: Einaudi, Emmanuel Carrère