Su Rai 3 arriva Masterpiece, De Cataldo: "Una maledetta scommessa" (Italpress)

Creato il 14 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Avete presente l’immagine dello scrittore solitario, chiuso nel suo studio e avulso da qualsiasi attività sociale? Dimenticatela. Da oggi, meglio da domenica 17 novembre (in seconda serata su Raitre) gli scrittori si mettono in mostra in Masterpiece, il primo talent show (produce FremantleMedia) per aspiranti scrittori. Quelli famosi, nel programma, saranno tre e formano la giuria: Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Tayse Selasi. Nel ruolo di coach Massimo Coppola, editore di Isbn. Ai giurati spetterà il compito di valutare i concorrenti nelle prime sei puntate e scegliere i 12 finalisti che accederanno alla seconda fase del programma, otto puntate in prima serata (da febbraio 2014), da cui uscirà il vincitore. A lui andrà il premio che consiste nella pubblicazione da parte di Bompiani in coedizione con Rai Eri e in collaborazione con il Corriere della Sera del suo romanzo con una doppia distribuzione, libreria e edicola, con una tiratura iniziale di centomila copie. La selezione dei romanzi avverrà sulla base di sfide in cui i concorrenti metteranno in gioco le loro capacità narrative, declinate nelle maniere più diverse: “Da un lato parteciperanno ad alcune esperienze che, poi, dovranno raccontare per iscritto – spiega l’ad di Fremantlemedia Lorenzo Mieli – Dall’altra dovranno applicare la scrittura creativa a tutti gli ambiti in cui serve: uno slogan pubblicitario, i dialoghi di una soap o di una fiction, il discorso di un politico, e via dicendo”.
Entusiasta dell’iniziativa il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi: “E’ un bel programma e, soprattutto, rappresenta un tentativo di innovazione. Anche il New York Times ha dato spazio a questa iniziativa”. Il dg mette le mani avanti sugli ascolti: “Come servizio pubblico dobbiamo sì puntare all’audience ma, soprattutto, a fare cultura e qualità. Mi piace la collocazione, la domenica dopo Fabio Fazio che spesso ospita libri perché crea una continuità tra scrittori famosi e nuovi”.
Il direttore di Raitre Andrea Vianello parla di “una grande sfida perché trasportare una cosa così intima come la scrittura lo è. Ma il linguaggio moderno dei talent deve essere usato anche da una rete come la nostra”.
Anche Giancarlo De Cataldo parla di “una maledetta scommessa. Ma se, alla fine di tutto questo, anche solo due persone ritrovassero il desiderio di leggere di nuovo, la missione sarebbe compiuta”.
I giurati hanno già avuto modo di leggere una selezione dei quasi cinquemila manoscritti inviati dagli aspiranti scrittori nei mesi di luglio e agosto scorsi: “Dopo due giorni ero molto triste perché facevano schifo – racconta, senza peli sulla lingua, Andrea De Carlo – Poi, il terzo giorno sono rimasto fulminato perché ho trovato quell’oro liquido che sgorga dalle dita dello scrittore e che non può essere insegnata in nessuna scuola. Tutto questo lavoro verte intorno ad un punto: trovare qualcuno che valga”.

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