Per via della sua grande profondità, su Sterru è stato esplorato fino in fondo solo nel 1957. Infatti le corde utilizzate negli anni precedenti si sono sempre dimostrate troppo corte per raggiungere il fondo.
Un gruppo di biologi ha soggiornato al suo interno per alcuni giorni, studiando la flora e la fauna che si sono sviluppati sul fondo della voragine.
Questi hanno scoperto che la voragine ha al suo interno un microclima unico, dove è presente il geotritone sardo, una specie a rischio di estinzione.
Prima dell'esplorazione si riteneva che la voragine fosse il cratere di un vulcano, teoria che era avallata dalla presenza massiccia di rocce vulcaniche nella zona.
L'esplorazione ha invece rivelato che si tratta di una voragine formata dall'erosione dell'acqua
E' possibile ammirare la voragine dall'esterno, ma l'esplorazione è particolarmente ostica e solo i gruppi di speleologi hanno autorizzazzione all'accesso.
Ci si arriva partendo da Baunei, e si deve seguire la strada per la chiesetta di san pietro del golgo che parte dal bivio quasi di fronte alla chiesa parrocchiale di Baunei, dopo 5 chilometri circa si arriva ad un bivio, si prosegue diritti per all'incirca 2 chilometri e si troverà una deviazione a destra: imboccandola e proseguendo per poche centinaia di metri si arriva ai margini de su Sterru