Suad Amiry, oltre ad essere architetto e attivista per la causa palestinese, è autrice di numerosi libri, tradotti in italiano e pubblicati da Feltrinelli. Il tratto più caratteristico di Suad Amiry è il tono con cui scrive, che oscilla tra l’ironico ed il drammatico. I palestinesi, attraverso i suoi racconti tragicomici, emergono prima di tutto come esseri umani che cercano di condurre una vita normale, nonostante le mille piccole e grandi difficoltà con cui si trovano a scontrarsi ogni giorno nei territori palestinesi occupati.
Per Feltrinelli sono quindi usciti: Sharon e mia suocera (2003), Se questa è vita (2005), Niente sesso in città (2007) e Murad Murad (2009).
L’ingresso è libero – se qualche lettore di Venezia che assiste all’incontro volesse raccontarlo (o fotografarlo e perchè no, anche riprenderlo in video) per il blog, mi scriva un’email qui: editoriaraba@gmail.com!