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Suan Rot Fai (WachiraBenchathat Park),  come fuggire da Bangkok pur restando in città!

Creato il 14 settembre 2015 da Italianoabangkok @BeingAndrea

Suan Rot Fai (WachiraBenchathat Park),  come fuggire da Bangkok pur restando in città!

Prendete una domenica in piena stagione dei monsoni. Aggiungete la voglia di staccare e lasciarsi alle spalle il cemento della metropoli. Al tutto miscelate la necessità di fare un po’ di movimento e aggiungete un pizzico di curiosità e voglia di vedere posti nuovi. Ovviamente senza rischiare che un paio d’ore di pioggia rovinino quello che resta del weekend. Shakerate abbondantemente, sperate che non diluvi e chiedete consiglio ad un amico che abbia la passione per la bici e conosca bene la città. Il risultato? Una bellissima giornata in un’oasi alle porte di Bangkok: Suan Rot Fai - WachiraBenchathat Park!

Come capita nella maggior parte dei casi le esperienze migliori le faccio quando non ho aspettative e non so nulla del posto dove sto andando. Anche in questo caso è andata proprio così. E vi assicuro che cose da fare e vedere in 61 ettari di parco ce ne sono in abbondanza!

  • Se non volete perdere tempo vi anticipo che tutte le informazioni utili le trovate alla fine del post e che se vi interessa un riassunto veloce su i “come-dove-quanto” relativi a Suan Rot Fai tanto vale che saltiate il racconto e passiate direttamente in fondo alla pagina.

L’adiacente Parco Chatuchak, con i suoi laghetti, i prati e i suoi viali, lo conosco già da tempo anche perché dei 3 parchi della zona è quello più facile da raggiungere e che si vede anche solo arrivando a Mo Chit con lo skytrain per andare al Weekend Market di Chatuchak. L’altro parco, l’elegante giardino in stile europeo con fontane e fiori loto - il Queen Sirikit Park – è praticamente un tutt’uno con il Suan Rot Fai ed è stato uno dei motivi di entusiasmo per questa domenica pomeriggio all’aperto.

Dei 3 parchi, il Suan Rot Fai è il più grande. Il terreno era originariamente di proprietà delle Ferrovie Tailandesi che, a ricordo di questo periodo, hanno lasciato pressoché abbandonate vecchie locomotive e vagoni di treni in disuso. Successivamente, fino al 2000, quello che oggi è un parco pubblico, venne adibito a campo da golf e di questo conserva ancora i grandi prati, i laghetti e le collinette sabbiose che danno al parco un aspetto naturale e piacevole da osservare. Su questi 61 ettari oggi il parco ospita uno dei percorsi ciclabili più belli ed affollati di Bangkok. E nonostante le tante persone non si ha l’impressione di essere in tanti a pedalare per il parco.

Arrivati all’ingresso principale, all’estremo nord del parco, abbiamo noleggiato le nostre biciclette senza però non dover prima “mandare gentilmente a quel paese”  la vecchia arpia che vedendo il farang ha cercato di spillare quanto più potesse dal mio portafoglio: 100 baht invece di 20 e solo perché secondo lei una bici “normale” non avrebbe retto il mio peso. Va bene che ho messo su un po’ di pancetta ma per farmi passare da fesso avrei dovuto avere depositi adiposi anche al cervello. La scelta non manca e quindi è sufficiente cambiare noleggiatore ed evitare inutili discussioni!

Prima tappa il Giardino Zen. Si trova fra il laghetto principale e i campi da gioco per la pallacanestro e la pallavolo, subito fuori dal Suan Mokkh Bangkok, il moderno centro buddista dove monaci tailandesi e monaci stranieri insegnano e tramandano i principi del buddismo. Anche se non si ha la fortuna di incontrare i monaci vale la pena lasciare da parte le bici e dedicare qualche decina di minuti a leggere le didascalie che affiancano le rappresentazioni degli insegnamenti di Buddha.

Giardino Zen

Seconda tappa il Giardino delle Farfalle (Bangkok Batterfly Garden and Insectarium), una sorta di grande gabbia all’interno del quale, in un parco nel parco, svolazzano farfalle di specie diverse provenienti da tutto il mondo. Ci dovrebbe essere anche una sezione dedicata agli insetti ma ieri era chiusa – scusa più che valida per tornare.

Giardino delle Farfalle

Terza tappa il Queen Sirikit Park. Attraversato un piccolo ponte ci siamo ritrovati in una radura nella quale uno stagno pieno di fiori di loto sembra uscito da un libro di fiabe dei Fratelli Grimm. Viali alberati e un tortuoso ruscelletto sono l’habitat scelto da una vasta gamma di uccelli; è bastato distrarsi un attimo per ritrovarci letteralmente circondati da teleobiettivi e gente in mimetica. A quanto pare questa parte del parco è particolarmente famosa per il birdwatching a Bangkok soprattuttk al mattino. E noi abbiamo avuto la fortuna di vedere (ma non di poter fotografare) un “Blue-tailed Bee-eater” – un uccello mai visto né sentito nominare prima di ieri quando, chiedendo a uno dei fotografi cosa stesse puntando, ha pronunciato questo nome guardandomi come fossi io quello strano – ma in realtà chi in piena Bangkok era conciato come stessa andando a caccia di elefanti (safari fotografico, beninteso) non ero certo io.

Birdwatching al Quren sirikit Park

Quarta tappa il percorso didattico Toyota, una sorta di mini-Bangkok all’interno della quale, senza incorrere in alcun rischio, grandi e piccini possono imparare e mettere in pratica le norme basilari del codice della strada e del comportamento da tenere andando in bicicletta. Semafori, segnali stradali, strisce pedonali e sensi unici creati appositamente per far divertire i bambini. Ovvio, noi non ci siamo tirati indietro!

Parco didattico

All’interno del parco ci sono anche una piscina pubblica e un paio di palestre all’aperto dove tutti possono allenarsi senza spendere nulla (in realtà non so se per l’ingresso in piscina si paghi un biglietto oppure no).

Alla fine, stremati e affamati, ci siamo fiondati a ครัวตาน้อย che credo si pronunci KrauTaNoi, il ristorante che si trova subito prima dell’uscita dal parco. È stata l’unica nota negativa di tutta la giornata: cibo tutt’altro che buono e prezzi assolutamente troppo alti per la qualità dei prodotti serviti! Se non fossimo stati così affamati avremmo avuto la pazienza di notare che non lontano dal Suan Mokkh Bangkok c’era un altro ristorante dai prezzi più bassi e dall’atmosfera decisamente più invitante (ed ecco un altro motivo per tornare).

Come promesso ecco le info pratiche sul Suan Rot Fai - WachiraBenchathat Park.

Informazioni Utili:
Dove si trova:

Come arrivare:

Suan Rot Fai (WachiraBenchathat Park),  come fuggire da Bangkok pur restando in città!
  • BTS fermata Mo Chit – da qui si entra subito nel Parco Chatuchak e si prosegue in direzione nord all’interno del parco (con le spalle allo Skytrain si va sulla destra); arrivati su Kamphaeng Road si attraversa la strada e si entra nell’adiacente Parco WachiraBenchathat – dalla BTS al punto di noleggio delle biciclette sono circa 2 km ma la passeggiata attraversando i parchi è molto piacevole
  • MRT fermata Phaon Yothin – la distanza da percorrere a piedi è decisamente inferiore (meno di 1 km) ma se non si conosce la zona si rischia di girare in tondo alla ricerca del ponte pedonale che attraversa dal Parco Princess Mother Garden a Vibhavadi Rangsit Frontage Road passando sotto l’autostrada per l’Aeroporto Don Muang
  • Tuk Tuk per i più masochisti visto che dalle zone più centrali di Bangkok ci vogliono almeno 40 minuti che fra traffico e smog non rendono di certo piacevole il tragitto (per non parlare dei costi) – si può ovviamente arrivare anche in Taxi se proprio siete pigri e non vi va di fare una passeggiata ma non cercate di patteggiare il costo, scegliete un taxi meter

Orario di apertura:

  • Tutti i giorni dalle 5 del mattino alle 21
  • Butterfly House (Giardino delle Farfalle): dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 16,30 – chiusa il lunedì

Prezzi:

  • Ingresso: gratuito sia al parco che alla Butterfly House
  • Noleggio delle biciclette: dai 20 ai 100 baht al giorno, a seconda del modello e del noleggiatore – ATTENZIONE! Ai “farang” cercano di appioppare le bici più costose con la scusa che le altre non reggono i nostri pesi

È necessario lasciare un documento (anche la fotocopia del passaporto va bene) che verrà restituito alla riconsegna delle bici noleggiate

  • Noleggio kayak e pedalò: 50 baht all’ora
  • Ingresso alla piscina pubblica: non lo so ma se davvero vi interessa posso controllare quando ci torno
  • Ingresso al percorso didattico: gratuito

Nell'uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare.
Friedrich Nietzsche


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