Creatore: Ted Alspach
Anno di produzione: 2012
Publisher: Uplay.It Edizioni
N° giocatori: 2-4
Genere: Strategico\Gestionale
Durata media: 60\90 minuti
Voto su Boardgamegeek: 7.77
Ormai da queste parti quando si parla di boardgame è scontato che si finisca sempre nell’ambito degli Euro-Games.
Per chi non lo sapesse, con questa denominazione si classificano quei giochi che, per meccaniche e struttura, si discostano dall’idea di gioco nata in America, dove spesso si tende all’eliminazione degli avversari per poter primeggiare alla fine della partita.
Negli Euro-games si preferisce la tattica, la strategia, e un fattore fondamentale è che tutti i giocatori, in qualsiasi momento del gioco, abbiano le stesse possibilità. Infatti, una delle prerogative maggiori di questa tipologia di giochi, è proprio l’equilibrio delle parti che, almeno questo accade nei giochi meglio ideati, porta la sfida per decretare il vincitore fino all’ultimo turno, impedendo che ci siano player che guadagno distacchi incolmabili.
Suburbia si pone esattamente al centro di questa categoria, con una meccanica semplice e intuitiva che però nasconde trappole e passi falsi ad ogni azione.
Fabbriche, uffici statali, residenze, in questo gioco c’è tutto quello che è possibile trovare in una vera città, senza dimenticare aeroporti, metropolitane o parchi cittadini.
Per farvi un esempio: se piazzeremo una fabbrica vicino a zone residenziali aumenteremo sì il nostro profitto, derivato dalla fabbrica stessa, ma la reputazione subirà un drastico calo proprio pin virtù di questa vicinanza.
E non ci si ferma a questo.
Perché se da un lato molte delle tessere che andremo a piazzare influiranno solo sul nostro quartiere, non dobbiamo dimenticare che la città in cui stiamo giocando è unica per tutti i giocatori. Così avremo strutture che interagiranno con altri quartieri, aumentando o calando le nostre statistiche in base ai palazzi piazzati dagli altri giocatori.
In più avremo a disposizione delle speciali tessere Obiettivo che premiano i giocatori che al termine del gioco avranno raggiunto traguardi specifici.
I componenti sono ridotti al minimo essenziale. Quindi nessuna pedina, se si escludono quelle per segnare i livelli dei tre parametri più importanti del gioco (reputazione, profitto e popolazione), fattore che ne semplifica la gestione pratica e lo rende uno dei più semplici da preparare e da risistemare una volta conclusa la partita.
L’aggiunta di questa variante non rende il gioco più complicato ma, al contrario, lo arricchisce di una completezza quasi naturale.
Un boardgame che consiglio a chiunque abbia una certa tendenza alla pianificazione e al rischio. Facile da imparare, l’intero regolamento è assimilabile in pochi minuti, fattore che lo rende fruibile anche a chi non è avvezzo a certe tipologie di gioco.