"Io un DILF? Ma se sembro un malato terminale
che manco il Dr. House può curare..."
Scusa, abbiamo fatto un film. Non avremmo dovuto, ma l’abbiamo fatto. È la solita commediola americana famigliare sulla crisi di mezza età e sulla ricerca della felicità. Perché la ricerca della felicità è un diritto garantito dalla Costituzione degli Stati Uniti e perché l’ha detto pure Gabriele Muccino e allora, se l’ha detto lui, siamo a posto.
"Uff, ma quando esce la recensione cannibale dei Power Rangers,
volevo dire di Pacific Rim?"
Scusa, il cast è svogliato.
Scusa, abbiamo fatto una pellicola ambientata durante il periodo natalizio e sappiamo benissimo quanto vedere una pellicola natalizia sia uno strazio, soprattutto vederla non nel periodo natalizio. Soprattutto vederla d’estate.
"Mi devo fare il Dr. House? Bleah, ma quello sembra mio nonno, non mio padre!"
Scusa, questo film è una commedia, ma non riderai mai. Abbiamo provato a inserire un paio di battute sboccate tanto per cercare di rianimare la situazione, con il risultato di far apparire il tutto ancora più triste.Scusa se per una pellicola intitolata in originale The Oranges abbiamo scelto di farlo uscire in italia come Scusa, mi piace tuo padre, un titolo perfetto per una moccianata. Che poi in fin dei conti il film non è proprio una moccianata, però poco ci manca. Più che altro è una muccinata. Scusa, ma l’avevamo menzionato in apertura mica per caso.
Scusa, perché pure questa recensione non è che sia uscita un granché.
Scusa, ma non ti piacerà questo film e, nel caso ti piaccia: scusa, ma sei scemo? (voto 4,5/10)