“ Si tratta- dice Luciano Gallizia, presidente della Cooperativa Olivicola di Arnasco, che collabora al progetto- di una iniziativa di grande rilievo culturale ed economico per il nostro entroterra. Ha l’obiettivo di unire la tradizione con l’innovazione. La tradizione in particolare è quella plurisecolare legata ai muretti a secco ed al recupero degli oliveti abbandonati, mentre l’innovazione consiste soprattutto nell’incentivare adeguatamente la capacità di promuovere e far conoscere il territorio, rendendolo visibile e condividendo le buone pratiche turistiche e di integrazione”.
Gli obiettivi del progetto sono anche il miglioramento delle produzioni, il sostegno dell’olivicoltura ligure, la trasmissione dei valori della attività tradizionali alle nuove generazioni. La mattinata di lunedì è stata dedicata all’ ecologia del territorio, alla comunicazione ed al marketing, con la presenza di molti produttori ed imprenditori, mentre nel pomeriggio sono stati affrontati i temi della biologia dell’olivo ed ai muretti a secco.
Martedì e mercoledì si è passati alla parte pratica del progetto che prevede il recupero degli oliveti abbandonati, la potatura, il decespugliamento e la costruzione dei muretti a secco attraverso un laboratorio cantiere. Oggi è in programma la parte informatica legata alle tecnologie della comunicazione, che prevede una sessione di simulazione, la buona pratica della comunicazione ed una serie di consigli utili al corretto marketing. Domani ultimo giorno: è in programma la giornata aperta a tutti: verrà realizzato un altro cantiere di recupero del territorio. “ Nel tentativo di imparare a preservare un patrimonio che si tramanda in Liguria dall’anno Mille – conclude Gallizia- la Cooperativa Olivicola di Arnasco è impegnata nel progetto “ Saveurs nature, saveurs culture” che vede il sostegno della Commissione Europea, della regione Liguria e dei Gal francesi, greci ed italiani”.
CLAUDIO ALMANZI