Francesco Guccini presenta il suo nuovo libro davanti ad una folla di giovani
Si è tenuta oggi la presentazione del nuovo libro di Francesco Guccini alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano.
Una folla ha occupato ogni centimetro della libreria per fargli delle domande e per ascoltarlo.
Lui ironizza:
“Questo libro è già in tutto il mondo, abbiamo già dato una copia al Papa, una a Obama…”
Francesco Guccini
Photo credit: directorvale / Foter.com / CC BY
Lo scrittore ha dimostrato, nonostante l’età avanzata, di mantenere la sua lucidità e di saper ancora oggi giudicare il mondo in modo oggettivo, muovendo anche qualche critica costruttiva.
“Non scrivo più canzoni, non mi vengono più, non mi piace più. Preferisco scrivere quello che mi succede. Non ho paura del foglio bianco, o meglio, dello schermo del computer bianco”
Ha cominciato così la sua presentazione.
Gli è anche stato chiesto che cosa pensasse della musica di oggi, specialmente di quella italiana.
“Non ascolto quasi più musica. Io cercavo di comunicare qualcosa, di dare un messaggio a chi mi ascoltava. Ma queste canzoni non servono a niente. A parte il fatto che siamo tornati ancora all’eterna canzone d’amore…Basta! Le canzoni d’amore di possono scrivere, certo, anche io ne ho scritte, ma in modo diverso. Queste sono facili, banali e mi sento di dire anche inutili”
Non ha mai avuto peli sulla lingua e così è rimasto.
E’ sempre così come lo abbiamo conosciuto: naturale, schietto, rude ma leggero.
Si è poi messo a ridere quando ha detto:
“Qualcuno su twitter o Facebook, non lo so perché io non seguo quelle robe lì…ma qualcuno mi ha detto che sono stato definito un vecchio comunista rincoglionito. Ecco, ora non so se sono più vecchio, più comunista o più rincoglionito.”
La folla accorsa per lui alla Feltrinelli ride e lo applaude. Anche questa è la musica di Guccini.
S.C.
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