Lui ha le sue fissazioni. Tipiche dei duenni. Voglio il succo blu, voglio quello arancione… Io mi barcameno cercando un succo che abbia una confezione dal colore appetibile e che contenga frutta al 100%.
Ormai i prodotti che acquisto sono sempre gli stessi. Porto a casa solo succhi di frutta al 100% e spero così di non dargli da bere acqua con zucchero, unita a un po’ di additivi e a un purea di frutta concentrato, ma una cosa un po’ più genuina, che faccia la sua parte della somma delle “cinque porzioni di frutta e verdura al giorno”.
Ebbene leggo che uno studio recente, condotto presso l’Università della California, ha analizzato i succhi al 100% frutta e ha concluso che l’apporto di sostanze benefiche è pressoché lo stesso di quello garantito dalla frutta intera.
La ricercatrice Dianne Hyson non ha dubbi: è universalmente riconosciuto che la frutta aiuti a prevenire malattie croniche, incluso il cancro, i disturbi cardiovascolari e il declino cognitivo, e lo stesso beneficio sembra essere offerto dai succhi frutta 100%.
I succhi di frutta analizzati dai ricercatori sono stati quelli alla mela, agli agrumi, al melograno, ai frutti di bosco e tutti hanno mostrato di favorire la buona salute grazie ai componenti bioattivi in essi contenuti.
Qualche esempio?
Il succo di mirtillo ha dimostrato di ridurre le infezioni alle vie urinarie, quello alle mele e il succo d’uva di migliorare il declino cognitivo legato all’età, il succo di melograno di ridurre il rischio per la prostata e il succo d’arancia e di pompelmo di prevenire il tumore allo stomaco e ai polmoni.
Inoltre l’assunzione di tutti i succhi di frutta è stata collegata a un aumento dell’attività antiossidante nell’organismo. La ricerca ha riesaminato i dati raccolti in sessanta studi, clinici e in vitro, pubblicati dal 2005 ad oggi.