Una tensione “amorosa” continua, percepita sin dalle prime pagine. Ma quando si arriva alla numero 155 (edizione originale in anglo-americano) del suo recentissimo libro (“Restaurant Man”) la “rivelazione” è totale. Joe Bastianich, quel Joe Bastianich (quello che abbiamo tanto amato a MasterChef perchè lanciava i piatti nel lavandino commentando stizzito «questo cibo non è degno…») ama il Friuli e ama quello che lui chiama il “Tocai Friulano”. Ma il suo non è un amore qualunque. Lui, americano d’Istria, ama il nostro Collio come un ragazzino amerà per sempre la sua prima fidanzata. E al Tocai Friulano dedica due paginette che vanno oltre qualsiasi mega spot. Ecco come iniziano (e non chiedete la traduzione perché è comprensibilissimo…): «This wine had such great richness, it is really waxy on the palate, almost thick and viscous, served chilled, but never too cold, and with a slice of prosciutto San Daniele, it would give you an incredible sensation, like separating honey and beeswax right on your palate. The wax would remain between your teeth, and the honey would dribble down the back of your throat and warm your whole body».
Abbiamo l’oro in casa, ma preferiamo dar spazio a mille consorzi piuttosto che capire davvero (e soprattutto far capire agli altri) quanto scrive Joe…
E preferiamo anche dare paccate di euro a Depardieu per farsi fotografare mentre cucina il frico a Parigi…
Bastianich, almeno fino a oggi, dalla Regione non ha beccato un euro. Piuttosto, negli ultimi 15 anni, ha portato un bel po’ di dollari qui per realizzare le “sue” winery sul Collio. E per portare il “nostro” (ma “suo”) Friulano a New York e in tutti gli States.
Speriamo che anche qualcun altro legga questo libro e intenda il messaggio di Bastianich.
Anzi, no. Ché poi magari lo capiscono a modo loro…