Sud Africa e Montecarlo

Da Vini&terroir


Un connubio che ultimamente funziona benissimo è quello tra i vini del Sud Africa ed il Principato di Monaco. Una delle possibili ragioni potrebbe essere la nazionalità , appunto Sudafricana, della futura Principessa di Monaco Charlene Wittstock. Fatto sta che nelle ultime settimane già due importanti degustazioni si sono svolte nel Principato e l’ultima, in ordine di tempo, si è svolta il 25 marzo 2011 all’Hotel de Paris con l’organizzazione curata da Juliet Cullinan, (ambasciatrice, giornalista, degustatrice) sudafricana con base a Montecarlo.

Nelle magnifiche cantine dell’Hotel de Paris si è svolta questa piccola degustazione con alcuni tra i più interessanti produttori africani.

Alcune aziende come Bouchard Finlayson, Morgenhof, Anthonij Rupert Wines, Hamilton Russell, Rupert & Rothschild, Vrede en Lust ed altri ancora. Ho notato in questi ultimi anni un interesse verso nuove varietà a bacca bianca come il Viognier che sta affiancando il Sauvignon Blanc, Chenin Blanc e Chardonnay tra le varietà più coltivate in Sud Africa. Molte aziende stanno abbracciando il biologico od il biodinamico, vari esperimenti tra cui un Cabernet Sauvignon vinificato in bianco della Asara Wine Estate. Questa azienda situata nel district di Stellenbosch conta circa 180 ettari  di cui 103 vitati, la produzione si attesta sulle 500.000 bottiglie con una produzione principale di vino rosso ( 65%). Azienda giovane che include anche un magnifico relais chateau, e che nel giro di pochi anni si è attestata tra le migliori della nazione con numerosi riconoscimenti.

cabernet sauvignon

Nella Robertson Valley troviamo un ‘altra winery interessante è la Claime d’Or. Azienda giovane lanciata nel 2009 . Interessanti il loro Sauvignon Blanc 2010: elegante, equilibrato con un tipico aroma erboso. Tipico vino delicato da aperitivo, a metà strada tra gli “esplosivi” della Nuova Zelanda e quelli più delicati della Loire. Il terreno dove sono piantate le vigne è di deposito alluvionale .

lady may, glenelly estate

Un’altra azienda interessante che mi ha colpito è la Glenelly Estate, situata sempre nel district di Stellenbosch. La storia dell’azienda nasce nel lontano 1925 quando venne alla luce May de Lencquesaing nella zona di Bordeaux e precisamente nel chatea di famiglia: Pichon Longueville Comtesse de Lalande. Nel 1978 la signora May diventa la Direttrice del famoso chateau di Bordeaux, nel 1988 visita i vigneti del Capo e nel 2003 acquista 128 ettari di terreno. Nel 2007 la signora May vende il Chateau Pichon Longueville Comtesse Lalande al gruppo di Roederer Champagne e si concenta esclusivamente sui vini della nuova proprietà. Interessanti il Lady May 2008, un blend di 91% Cabernet Sauvignon e 9% di Petit Verdot: vino bandiera dall’ottima complessità ed eleganza, con aromi di cassis, le fragole e le spezie dolci. Note mentolate. Ottima la freschezza, la struttura è presente ma è fine,i tannini sono vellutati. Buona la propensione all’invecchiamento ( 10/15 anni).


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