Sud Sudan / Il garbuglio politico-affaristico che mette in forse la sicurezza del Paese

Creato il 30 gennaio 2014 da Marianna06

Settimane di combattimenti hanno inferto un duro colpo all’industria del petrolio, principale ricchezza del Sud Sudan, potenzialmente in grado di favorire un cammino di sviluppo. 

E questo nonostante  i silenzi e le reticenze del governo e delle società straniere.

Secondo Edgar Wesselink, ricercatore della Coalizione europea per il petrolio in Sudan (Ecos), gli scontri tra i reparti dell’esercito fedeli al presidente Salva Kiir e le unità ribelli passate con il suo ex-vice Riek Machar si sono concentrati proprio nelle regioni dove sono concentrati i giacimenti più ricchi.

“Nello Stato di Unity la produzione è bloccata del tutto – sottolinea l’esperto – mentre in quello di Upper Nile è diminuita in modo sensibile, di circa 50.000 barili al giorno”.

Quando è divenuto indipendente da Khartoum, nel 2011, in Sud Sudan erano estratti 350.000 barili al giorno. Circa 200.000 nello Stato di Unity e il resto in quello di Upper Nile.

In entrambe le regioni le concessioni principali sono state assegnate a un consorzio formato dai cinesi di China National Petroleum Corporation, dai malesi di Petronas e dagli indiani di Oil and Natural Gas Corporation.

Nell’ultimo mese, però, le multinazionali hanno rivisto i loro piani. Allontanando il personale non essenziale alla gestione degli impianti e affidandone la tutela dei pozzi allo Special Oil Security Batallion, un’unità specializzata dell’esercito.

“Decisioni del genere – sottolinea Wesselink – sono state determinate anche dalla difficoltà a prevedere le mosse dei combattenti, in particolare delle unità ribelli”.

Particolarmente destabilizzanti sono stati gli assalti a due dei giacimenti più ricchi del paese, a Adar Yale e a Palogue, forse in assoluto quello più redditizio.

Secondo Wesselink, “di questi episodi il governo ha parlato poco o nulla perché il greggio è questione di sicurezza nazionale”.

Resta il fatto che quanto è accaduto e continua ad accadere è molto poco chiaro.

E' stato, ad esempio, autentico colpo di Stato (come sostiene Salva Kiir) ciò che ha prodotto la conflittualità ancora in corso ?

All'atto della nascita del nuovo Stato le aspettative, pur nella consapevolezza delle enormi difficoltà tutte da affrontare, erano ben altre.

Oggi in Sud Sudan,invece, ci si ritrova a contare solo morti ,sfollati e povertà decisamente in aumento.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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