In Sudafrica, dove a partire da domani si inizia a giocare l'attesa Coppa d’Africa di Calcio 2013, l’Anglo American Platinum licenzierebbe, e dichiara d’ufficio di farlo nel corso di questo anno solare, 14 mila dipendenti, soprattutto minatori della miniera situata nei pressi di Rustenburg, nella zona nord-orientale del Paese. Miniere da cui si estrae platino.
Un Sudafrica in grossa crisi occupazionale,insomma, cui le multinazionali non esitano a dare la mazzata finale.
E’ ciò che si sta verificando nell’indifferenza sfacciata delle lobbie politiche sudafricane, preoccupate esclusivamente di rivincere e riposizionarsi alle imminenti elezioni.
Ma questa delle multinazionali accaparratrici e dei loro complici, cioè i potentati locali, è la logica di quando i conti non tornano, come si vorrebbe, ai “padroni” .
E non c’è niente da fare. Molto difficile modificare certi meccanismi.
Le avvisaglie di questo genere di pericolo, proprio a Rustenburg, e nelle case dei minatori, c’erano comunque da troppo tempo. Esattamente dalla scorsa estate.
E cioè quando altri scioperi di minatori, e le conseguenti morti violente degli stessi ad opera della stessa polizia sudafricana, avevano occupato parecchi degli spazi dei “media” sia locali ma anche internazionali.
I sindacati di categoria per Rustenburg hanno indetto, ovviamente, scioperi. Ma qui scioperi significa fame, molta fame nelle famiglie già povere, oltre che ulteriori tensioni e disordini sociali di una certa pericolosità.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)