La trama è tratta da una storia realmente accaduta che vide protagonista una giovane coppia di fuggitivi. Questi, dopo aver rapito un poliziotto, si trascinarono dietro circa 150 auto della polizia e le fecero andare in lungo e in largo per lo Stato del Texas attirando simpatie dalla gente. In pratica Sugarland Express è una di quelle strane storie talmente assurde che possono accedere solo negli Stati Uniti e in particolar modo nel Texas. Una storia e una sceneggiatura, che proprio grazie ai bizzarri eventi che racconta, alla peculiarità tutta americana di trasformare fatti di cronaca in eventi e persone in personaggi (non importa per quale motivo), valse il premio come miglior sceneggiatura al 27° festival di Cannes. Spielberg nella costruzione drammatica ovviamente ci mette del suo e, nonostante la giovane età e la poca esperienza (almeno riguardo a un film ad alto budget), già da questa pellicola si inizia ad intravedere quel suo famoso tocco drammatico sfruttando, come solo lui sa fare, la peculiarità americana accennata qualche rigo fa, per avere la sua tipica scena tutta emozioni e pathos.
Come già detto, in questo Sugerland Express non abbiamo uno Spielberg completo. È un regista ancora in crescita e alcune cose, come le infinite riprese di macchine incolonnate, le avrebbe potute gestire meglio. Ma non ci possiamo lamentare, alla fin fine il prodotto finale è un buon film, che non sente affatto il peso degli anni e che ha in sé molte delle cose future del grande cineasta.
IMDb
Questo post fa parte dello Steven Spielberg Day. Non dimenticate di andare a fare un giro anche sugli altri blog che partecipano all'iniziativa, vi aspettano tanti film... ovviamente tutti firmati dal buon Steven.
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