Ma dato che sarebbe ipocrita negare che è anche un piacere in cui moltissimi indulgono, perché non cercare di ridurre alcune delle sue conseguenze?
Iniziamo dalla fine: se proprio proprio non si riesce a mollare la sigaretta, perché non provare almeno a mollarla in un cestino quando l’abbiamo finita? E’ vero che non c’è sempre un cestino nei paraggi, ma è vero anche che noi fumatori siamo spesso troppo pigri per cercarlo.
Il pacchetto: nel suo piccolo è un ottimo esempio di differenziazione. Rivestimento: si butta nella plastica. Sigillo: si butta nell’indifferenziato. Scatoletta: si butta nella carta. tempo necessario per eseguire l’operazione: meno di un minuto.
L’inizio: l’annosa questione dell’accendino. Se siete molto sensibili alle questioni ambientali ma non riuscite a staccarvi dalla cicca, qui potreste trovare un buon incentivo a farlo (o a comprarvi un bell’accendino ricaricabile). Perché gli accendini, secondo le indicazioni comuni, finiscono nella grossa montagna dell’indifferenziato.
Ma se avete un po’ di tempo e pazienza, potete seguire il consiglio di Benchdogs è smontarli in modo da poter differenziare i componenti e riutilizzarne alcune parti:
E con il risultato potreste creare un nuovo oggetto, ad esempio una bella lampada colorata!