Ci ha messo un po’ ad arrivare e poi all’improvviso, eccolo qui l’inverno. Il tepore del piumone che mi invita a restare a letto ancora un po’, la pioggia che batte sul tetto, l’impazienza di scoprire cosa avranno in serbo per me i lunghi mesi di lavoro e brividi che mi attendono.
Forse vi sembrerò matta, ma da un po’ di anni a questa parte mi capita di attenere con ansia l’arrivo dell’inverno, di sperare con tutte le mie forze che l’estate giunga al capolino per assaporare i piccoli piaceri della vita quotidiana.
Una tazza di te caldo da sorseggiare in quella caffetteria popolata di gente, le serate in macchina quando girare senza meta e senza sosta, con la radio accesa e l’aria calda sparata in pieno viso, diventa il mondo più romantico per sfuggire da impegni ed incombenze.
Così, mentre fuori il cielo è grigio e le rondini sono ormai scomparse, mi lascio avvolgere da una morbida felpa rosa e resto ancora un po’ sul divano a godermi la quiete di una domenica pomeriggio di novembre.