Sugli amici a 2, 4, 6 o 8 zampe

Creato il 11 aprile 2012 da Topolinamarta

Non so quanti di voi seguano il quotidiano Avvenire e il suo inserto bisettimanale “Popotus”. Qualunque sia la risposta (e nel caso sia negativa vi consiglio comunque di darci un’occhiata, perché specialmente il secondo è molto carino e ben fatto), oggi volevo condividere con voi una piccola riflessione nata leggendo il numero di ieri, in cui compariva un articolo di Angelo Petrosino sugli animali.

In sintesi, l’autore raccontava della gatta che la sua famiglia aveva tenuto in casa per 18 anni e che aveva trattato con tutti i riguardi come se fosse un vero e proprio membro di essa. Rispettare e amare gli animali, dunque, è giusto, ma come per tutte le cose non occorre esagerare: dopotutto – concludeva Petrosino – gli esseri umani, in particolare i bambini, meritano ben più delle cure e delle attenzioni che offriamo ai nostri amici animali.

Come ormai chi bazzica da un po’ di tempo su Pensieri d’inchiostro saprà bene, non ho intenzione di riempire un intero post con complicate (e noiose) considerazioni filosofiche sulla questione “Amore per gli animali: dove sta il limite?”, né per scagliarmi contro animalisti e compagnia bella: il pericolo di cadere nei soliti pregiudizi e luoghi comuni, in fondo, è sempre in agguato.
Semplicemente, desidero dare a voi che mi leggete un qualche spunto per riflettere e – perché no? – per crescere un altro poco.

• dedicare a un cagnolino o a un gattino più amore di quanto si dedicherebbe a un figlio;

• farsi venire una crisi di nervi di fronte a qualcuno che schiaccia una zanzara, uno scarrafone o uno di quei sudici bacherozzi che amano banchettare con le foglie delle piante;

Come si suol dire, caro compare, patti chiari e amicizia lunga: se vuoi andare d'accordo con me, stammi almeno a 10 m di distanza.

• piangere lacrime di coccodrillo – a proposito di animali – ogni volta che su internet compare l’ennesima notizia che parla di “N cagnolini abbandonati/maltrattati/rinchiusi in un canile/imprigionati in un camion” (per poi, magari, essere pro aborto…);

addobbare letteralmente il proprio cucciolo con una montagna di accessori, anche esagerati;

Qualcosa del genere, per intenderci.

… Insomma, presumo sarete d’accordo con me quando dico che a tutto c’è un limite, e che come al solito la ragione si trova nel mezzo: finché si tratta di rispetto, ben venga; quando invece si passa al fanatismo, però, occorre darci un taglio.
Riguardo al terzo punto, in particolare, mi capita di arrabbiarmi non poco: possibile che esistano persone per le quali un cucciolo dagli occhioni dolci valga più di un essere umano? Trovo che una posizione del genere sia più che mai contraddittoria; eppure più di una volta ho sentito ragazzi e ragazze che si proclamavano animalisti, ma che per loro ammissione non avrebbero esitato a eliminare un bambino di troppo.

Che ne pensate, dunque? Rimanete sempre e comunque dalla parte degli animali, oppure credete anche voi che si possano amare senza tuttavia eccedere?
Lascio a voi la penna e concludo l’articolo con un’immagina molto pucciosa che ho trovato su internet (sperando che il micio in questione non se ne approfitti e, in un attimo di distrazione della sottoscritta, si faccia una scorpacciata della Topolina…):

Al micio questo articolo piace, e si vede!

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