Gli unicorni sono definitivamente estinti, parola di Sergio Altieri. Quest’anno la mia visita al Salone del libro di Torino non mi ha portata a scoprire particolari novità, ma è stata comunque una giornata piacevole. Stancante, ma piacevole.
Certo, ci sono cose che non capisco. Gli stand Mondadori o Newton Compton o Mauri Spagnol (Longanesi, Nord, Tea, Salani…) erano talmente pieni da non riuscire a camminarci dentro. Ma i loro libri si trovano in qualsiasi libreria, spesso anche al supermercato, quindi che bisogno c’era di guardarli anche lì? Io ho fatto un salto giusto per vedere se c’erano cataloghi o segnalazioni di prossime uscite, ma sono scappata subito. Sono i piccoli editori, quelli che si trovano a fatica, che vanno cercati in posti come questo. Per esempio per me una tappa irrinunciabile era quella fra i libri di Artebambini, anche se quest’anno non ho acquistato nulla.
È stato piacevole anche rivedere persone che non incontravo da tempo, o incontrarne per la prima volta altre con cui sono in contatto via mail magari anche da qualche anno.
Fra le persone che ho rivisto c’è stato Sergio Altieri. Lui è molto simpatico, visti i nostri precendenti abbiamo scherzato un po’ sul fatto che questo fosse un incontro tranquillo, senza armi spianate. Mi ha garantito che gli unicorni sono spariti, e del resto chiunque abbia letto A Dance with Dragons sa che sono estinti da qualche centinaio di anni. Due o trecento, forse addirittura cinquecento, onestamente non ricordo e non intendo andare a cercarlo. Probabilmente se ne parla in un capitolo di Bran, credo nei Guerrieri del ghiaccio, ma contrariamente a quel che a volte può sembrare non sono un’enciclopedia vivente delle Cronache del ghiaccio e del fuoco e non sempre mi va di fare delle verifiche. Spero però che non siano spariti proprio tutti, mi spiacerebbe vedere l’unicorno di zucchero caramellato trasformato in un cervo. Di cosa sto parlando? Di quello che compare nel banchetto a pagina 348 del Regno dei lupi. Per chi ha la versione integrale di A Clash of Kings è il secondo capitolo di Catelyn.
L’incontro con Mondadori è stato all’inizio di marzo. La settimana successiva io e le altre persone presenti abbiamo mandato in casa editrice una lista di errori da correggere. Non so quanto abbiano corretto di quel che hanno segnalato gli altri, della mia lista hanno corretto 3 errori su 4 del secondo volume e 2 su 9 del terzo, entrambi usciti a fine aprile. La maggior parte degli errori che avevo segnalato appartengono al Trono di spade, visto che è l’unico volume di George R.R. Martin che ho letto in parallelo in italiano e in inglese. Per avere quelle correzioni bisognerà aspettare le prossime ristampe. Quello che è stato fatto ora, sugli ultimo volumi usciti, è una correzione rapida dietro nostra segnalazione, ed evidentemente neanche tutte sono state considerate. Però stanno lavorando a una vera revisione della traduzione, quindi le prossime edizioni saranno migliori rispetto a quelle attualmente in commercio. Io ho detto a Sergio che quello che avevo da dire sul suo lavoro l’ho detto, ma è ovvio che quando usciranno le nuove versioni le controllerò e se sarà il caso ne parlerò. Spero in bene, ma questo lo potrò sapere solo più avanti.
Mondadori ha altri progetti su Martin, al di là di Wild Cards, di Tuf Voyaging, già tradotto ma spostato dall’editore al 2014, e delle versioni ebook, ma al momento è prematuro parlarne. Talmente prematuro che alcune cose non le sapeva nemmeno Altieri.
Ci siamo incontrati allo stand Delos Books, prima e ultima tappa del mio giro torinese. Lì c’erano Emanuele Manco e Letizia Mirabile, e naturalmente è stato bello fare una chiacchierata anche con loro. Ho dato un rapidissimo sguardo al settimo numero di Effemme ma di FantasyMagazine abbiamo parlato ben poco perché non c’era tempo. Certo fa effetto vedere uno che ci chiede se ci occupiamo di fantasy per proporci il suo romanzo. Voglio dire, scrivi un romanzo fantasy e non ci conosci? Non mi sembra un buon punto di partenza, e non per vanità. Lasciamo stare il mio blog, è una cosa piccola gestita solo da me. Io mi diverto ma non pretendo di essere un punto di riferimento. FantasyMagazine però lo è, e se sei interessato al genere dovresti conoscere un po’ l’ambiente, no? Non dico conoscere le persone, magari non c’è stata l’occasione per incontrarci di persona, ma almeno avere un’idea di chi sia l’editore. E poi alcuni scrittori si lamentano di essere ignorati dagli editori…
A proposito di scrittori ho incrociato Francesco Falconi, già visto il giorno prima per la presentazione milanese. Abbiamo scherzato sul fatto di non vederci da tanto tempo, e già sappiamo che saremo a Mantova per il Festival di San Giorgio lo stesso giorno, l’8 giugno, quindi i nostri cammini si incroceranno ancora. A me la presentazione di giovedì è sembrata carina anche se purtroppo, essendo un giorno lavorativo, c’erano poche persone. Mi sembra che pure lui l’abbia apprezzata, quindi va bene così. La settimana prossima spero di trovare un po’ di tempo per parlare dei suoi Muses. Barbara Baraldi, poco distante, non si ricordava minimamente di me, anche se quando l’ho salutata lei era circondata da parecchie persone. Barbara, se mi leggi ti sto tirando le orecchie, anche se chissà quante persone incontri e non è possibile ricordarsi di tutti. Noi poi ci eravamo incontrate solo una volta, quasi due anni fa.
Visita allo stand Gargoyle, con Valentina Masili che mi ha fatto i complimenti per gli articoli su Armageddon Rag di Martin. Il romanzo è stupendo, è piaciuto a me come a lei o a Emanuele, peccato che pochissime persone l’abbiano comprato. All’epoca aveva praticamente stroncato la carriera di Martin malgrado le recensioni più che positive, in Italia stesso discorso con le recensioni e anche con le vendite bassissime. Vai a capire i lettori… Comunque in casa editrice stanno lavorando con entusiasmo, cosa che non capita sempre. Certo, un lavoro è un lavoro, ma se lo fai con passione ti diverti di più e magari ottieni anche risultati migliori. Io so che Gargoyle è una casa editrice da tenere d’occhio. Certamente leggerò Among Others di Jo Walton quando lo pubblicheranno, per il resto si vedrà.
Ho intravisto Sergio Fanucci ma chiaramente è un’altra persona che non si ricordava di me e infatti si è limitato a un “ciao” molto distratto. Con Martina Suozzo invece ho parlato della traduzione di Robert Jordan, dicendole che sono in contatto con il Save Moiraine Team per un’intervista. Arriverò a sistemare tutto, ve lo prometto, ma gli ultimo giorni sono stato un po’ frenetici e alcune cose sono rimaste indietro. Comunque è stata revisionata la traduzione dell’intera Ruota del Tempo, compreso il prequel Nuova primavera e i volumi dall’11 al 13. Questi quattro libri dovrebbero uscire in autunno nella nuova edizione, ma ovviamente il condizionale è d’obbligo. Memoria di luce invece è previsto prima dell’estate, con un’edizione economica ovviamente ben lontana nel tempo. Altra conferma: lantris di Brandon Sanderson verrà tradotto. Ne avevano parlato anni fa, ora la cosa è confermata. L’intenzione dell’editore è di andare avanti con la traduzuone delle opere di Brandon, e considerando quanto mi piace non posso che esserne felice.
Da Il libraio segnalo una sola novità prevista a breve, God Breaker di Luca Tarenzi. Mai letto niente di suo, ma ormai stiamo parlando di uno scrittore con parecchi libri all’attivo. L’unica novità Nord di un qualche interesse per il fantastico (e io rivorrei la Nord di una volta) è La vendetta del numero nove di Pittacus Lore, anche se ricordo bene la recensione negativa del secondo volume della serie. Lo segnalo ma certo non lo leggerò.
Tappa irrinunciabile è stata anche quella allo stand Multiplayer.it, dove ho preso il numero zero di Dragonero. Si tratta di un nuovo fumetto fantasy realizzato in collaborazione con Sergio Bonelli editore che arriverà in edicola a giugno. Questa è un’anticipazione del primo numero. Io ho chiacchierato un po’ con Stefano Vietti, uno degli sceneggiatori, e sono stata piacevolmente sorpresa nello scoprire che è un nostro fedele lettore. Vedremo a breve cosa penserò della sua creazione. Intanto, come sempre, ho fatto tardi quindi chiudo qui le mie chiacchiere. E questo è solo una piccola parte del Salone, se è possibile è sempre bello fare un giro.