Sui segreti

Creato il 12 marzo 2013 da Serenagobbo @SerenaGobbo

Sto leggendo Il mare immobile di Valentina Ferri. L’ho conosciuta a Pavia a una premiazione letteraria. Mi aveva detto che l’argomento era delicato.
Il libro tratta infatti di abusi su una minore. O meglio: questo è il tema del romanzo, ma prima che venga esplicitato bisogna arrivare a circa metà libro. Ecco una cosa che mi piace: dire le cose senza dirle. Accennare a un “lui” qui e là, lasciar intendere che è un pronome che ha un ruolo ma senza esplicitarlo subito, perchè è… un segreto.
E Lia è brava a non parlarne quasi per niente (anche se non sono arrivata all’ultima pagina), è il suo segreto, un’ambivalente realtà che da un lato la fa sentire grande (perché anche i grandi hanno i loro segreti) e dall’altro la fa sentire finta.
Lia sta crescendo: si sente a disagio col corpo che cambia, è convinta di esser brutta, alterna odi a innamoramenti improvvisi.

“Ci sono un mucchio di volte in cui vorrei urlare. Ho un urlo di rabbia e di spavento nascosto giù, un urlo serpentino che mi si attorciglia nello stomaco e che resta dentro e poi mi fa venire i dolori”.

Ci ritroviamo in queste descrizioni… L’adolescenza è una parte della vita che ci portiamo dentro. Forse è il Segreto: la seconda personalità che abbiamo vissuto e che ogni tanto riemerge nei momenti di crisi.
Crisi: etimologia che ha a che fare con la scelta.
Ma Lia sceglie?
Non ha proprio scelto di iniziare la relazione con l’amante della madre.
L’emotività in cui stava annegando non le ha fatto vedere un’alternativa, e se non c’è alternativa, non c’è scelta.

Lia è un mare immobile con una pellicola trasparente sopra: vista da fuori non si immagina quello che c’è sotto. Ma quello che c’è sotto è grande, appunto, come un mare: è il Segreto.



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