Nella nebbia di Minsk finisce il sogno del Bate Borisov, suicidatosi contro lo stesso Lille che fino a martedì aveva perso quattro partite su quattro e non poteva (né può) nemmeno ambire al terzo posto nel girone. E noi che speravamo nella favola ora dovremo accontentarci di seguire i nostri beniamini con lo sponsor ancora in cirillico nella caotica e dispersiva Europa League (aah cara vecchia Coppa Uefa, quanto ci manchi…).
A proposito di squadre nell’ex Unione Sovietica, il martedì di Champions’ ci ha regalato un episodio di rara scorrettezza: in Danimarca
Non si può non citare l’impresa della Juventus, che al di là del rotondo 3-0 ha strapazzato il Chelsea, che indipendentemente dalla finale di Monaco un po’ puzzona qualche mese fa aveva pur sempre alzato la coppa con le orecchie. Quagliarella e Vidal trafiggono di nuovo Čech e concretizzano l’aggressività spumeggiante dei bianconeri che colpisce i blues ai fianchi. Dopo la partita il patron del Chelsea Abramovic ha anche esonerato Di Matteo e probabilmente ingaggiato il disoccupato Benitez, che in questo caso si ritroverebbe un’altra volta a disputare un Mondiale per Club (aah cara vecchia Coppa Intercontinentale, quanto ci manchi…) senza aver fatto nulla per arrivarci, come con l’Inter due anni fa.
Il Barcellona vince a Mosca (sbadiglio) con due gol di Messi (altro sbadiglio) e mette in ghiaccio il primo posto nel girone G (altro sbadiglio ancora), in cui però si fa molto interessante la lotta per il secondo posto tra Benfica e Celtic, ora appaiati a 7 punti dopo la vittoria dei portoghesi che hanno rimontato il gol di Samaras. Il Manchester United, matematicamente primo, perde a Istanbul contro un Galatasaray che sembrava spacciato ma che invece è tornato in piena corsa. Decisiva sarà l’ultima partita contro il Braga, matematicamente ultimo.
Stessa sorte per il Manchester City, che in realtà già da un pezzo aveva abbandonato i sogni di gloria almeno per quanto riguarda la Champions’ League. Il girone della squadra di Mancini è guidato dal Borussia Dortmund, che ha travolto l’Ajax, e al secondo posto è già agli ottavi anche il Real Madrid. Il Porto, ancora imbattuto, la fa da padrone nel gruppo A lasciando la povera Dinamo Zagabria a zero punti, ma è tampinato dal PSG degli sceicchi che ha passeggiato a Kiev contro una squadra già sicura del terzo posto. Allo Schalke 04 basta un gol di Fuchs per sbarazzarsi dell’Olympiakos e balzare al comando del girone B, ma anche l’Arsenal vince contro il disastrato Montpellier (senza gol dell’ex Giroud che però confeziona gli assist per entrambi i gol) portandosi a un punto dai tedeschi.
Tirando le somme, tutto deciso o quasi. Già note 13 delle 16 squadre che daranno vita agli ottavi, poche sfide davvero interessanti nell’ultimo turno e pathos quasi sottozero. Più in là si vedrà.
daniele