Desidero affrontare questo argomento molto delicato, perché non si può chiudere gli occhi sul numero allarmante di giovani che decidono di porre fine alla propria vita.Un tempo chi non riusciva ad individuare una soluzione ai problemi, e non trovava un senso alla propria vita, era trattenuto di fronte ad una fine tragica, dal pensiero sconvolgente che Dio non può perdonare un essere umano che decide di porre fine ai propri giorni. La religione cattolica era molto severa con i suicidi, e non ammetteva neppure la celebrazione del loro funerale.Ma nel corso degli ultimi 25 anni il tasso di suicidi tra i giovani è triplicato. La religione non riesce più a colpevolizzare la loro morte prematura.Oggi, la morte volontaria viene vista talvolta come una possibilità di fuga, oppure viene addirittura considerata in alcuni casi come un atto eroico.Basti pensare ai molti giovani che, aderendo ad una causa politica o religiosa, immolano la propria vita, facendosi saltare in aria come bombe umane. Essi fanno un patto con un leader politico e questo patto li porta tragicamente a decidere per la propria morte: sono stati convinti ed ingannati, che questo atto crudele e terribile sia in realtà un atto nobile e glorioso.Esistono anche casi in cui una setta conduce centinaia di persone alla convinzione che il suicidio li faccia incontrare con gli extraterrestri o raggiungere uno stato spirituale alternativo alla vita terrestre: pensiamo ai suicidi collettivi del Tempio del Sole, ecc…Ci sono poi coloro che arrivano al suicidio a causa di una malattia debilitante o del dolore insostenibile: se ne parla molto, perché questo tipo di suicidio viene anche chiamato eutanasia, o suicidio assistito. Alcuni pensano che questo tipo di morte volontaria sia un “diritto” per ogni uomo.Ma desidero analizzare più profondamente coloro che scelgono la fuga del suicidio, per ragioni più profonde e più personali: il fatto che molti giovani considerino il suicidio come una scelta logica dimostra che sono sempre meno in grado di affrontare le difficoltà della vita. Molti vivono in un isolamento triste, anche se hanno una famiglia e degli amici, e sono convinti di essere rifiutati, e che nessuno si occupi di loro.Il gesto tragico è dunque l’unica risposta possibile ad una vita intollerabile: la depressione è pertanto il fattore-chiave nella maggior parte dei suicidi. In particolare, negli ultimi tempi, siamo colpiti dalle notizie di giovani uomini che mettono fine alla propria vita in seguito ad un divorzio; accade che prima di uccidersi, arrivino anche a togliere la vita ai propri cari, alla moglie che li ha lasciati, ai figli. Sono casi sempre più frequenti.Io credo che il suicidio sia soprattutto la normale conseguenza dell’assenza di ideali morali, della mancanza di senso della vita umana in questo mondo del consumismo che apparentemente offre molto, ma che lascia un vuoto terribile nell’anima.La Bibbia parla anche del suicidio (senza citare mai il termine) e ne dà alcuni esempi negativi; ma emana chiaramente dal messaggio biblico che:
Vorrei però rivolgermi a te, personalmente: forse l’idea del suicidio ti è balenata qualche volta?Forse in questo momento stesso stai valutando questa tragica possibilità?Allora, accantonala per un momento, e scegli di leggere alcuni miei consigli.Se sei un cristiano, nato di nuovo, salvato per grazia per mezzo del sangue di Cristo, sappi che Dio perdona ogni tipo di peccato, anche il pensiero del suicidio: il suicidio è un atto di ribellione verso Dio, ma la grazia di Dio afferma che “chiunque crede sarà salvato”. Non esistono per Dio dei peccati che non possono essere perdonati.Ma non permettere assolutamente che questo pensiero trovi spazio nel tuo cuore! Come ogni altro peccato deve essere allontanato immediatamente, confessandolo a Dio e chiedendo perdono!
Ti rinnovo la mia offerta di ascolto: se hai bisogno di parlare con qualcuno, ti prego, scrivimi!
tratto da: Donne Cristiane nel web