Suite francese – Iréne Nèmirovsky

Creato il 22 gennaio 2016 da Bea23

Scritto nei mesi che precedettero l'arresto e la deportazione di Iréne Nèmirovsky nel campo di concentramento di Auschwitz (dove morì di febbre tifoide) ma pubblicato solamente nel 2004, Suite francese è un condensato di sentimenti. Dalla passione alla pietà, dall'arroganza alla meschinità, i personaggi delineati dall'autrice nelle due sezioni del romanzo sono uno spaccato perfetto della Parigi del periodo bellico. E poi c'è il suo magnifico stile narrativo, che ti coinvolge e ti trascina negli animi dei protagonisti, soprattutto nella seconda parte del libro, dove l'amore tra Bruno e Lucile ha così colpito nel segno che è diventato soggetto per l'omonimo film.

Dal libro...

Due parole due sul libro: nell'idea dell'autrice, doveva essere un "poema sinfonico" in 5 parti, come la famosa sinfonia di Beethoven. In realtà la Nèmirovsky non ha avuto il tempo per completare l'opera e ne sono state scritte solamente due. La prima (Tempesta in giugno) è ambientata a Parigi, subito dopo il primo bombardamento del 1940. I cittadini, spaventati, abbandonano le loro case e si dirigono al sud in cerca di un riparo sicuro. Qui l'autrice si è proprio sbizzarrita a ritrarre i vari personaggi: la famiglia Péricand, borghesi attaccati alle cose più che alle persone, lo scrittore Gabriel Corte e il vecchio scapolo Charlie Langelet, l'umile famiglia Michaud. Tutti hanno una storia da raccontare.

Nella seconda parte, dal titolo Dolce, i toni cambiano e cambia anche l'ambientazione. Questa volta siamo in una piccola città di campagna, Bussy, assieme alla vedova Angellier e alla nuora Lucile. Le due donne, non proprio in sintonia, si troveranno a dover ospitare un soldato delle truppe tedesche, tale Bruno Von Falk, che farà scoccare una scintilla nel cuore della giovane. Una passione davvero travolgente, che quasi ci farà dimenticare che il tedesco è il nemico da cui scappare e non verso cui sentirsi attratti.

La varietà di sentimenti ed emozioni è magistralmente tracciata dalla penna della Nèmirovsky, di cui amo moltissimo lo stile. Avevo già letto altri suoi romanzi ma questo ha sicuramente acquistato un posto tutto speciale.

... al film

Come anticipavo sopra, recentemente ne è stato tratto un film. Non potendo, però, ricreare entrambe le situazioni, visto che le due parti di cui si compone il romanzo sono quasi del tutto slegate tra loro, regista (Saul Dibb) e sceneggiatore (Matt Charman) hanno deciso di portare sul grande schermo l'amore clandestino tra Lucile e Bruno, impersonificati da Michelle Williams e Matthias Schoenaerts - già bravissimo in Via dalla pazza folla. I due attori sono stati, a mio avviso, davvero eccellenti nella loro interpretazione, e in sé il film mi è piaciuto tanto quanto il libro. Se avete voglia di concedervi qualche ora in buona compagnia, comperate il libro e poi andate a recuperare il DVD della pellicola. Trascorrerete un pomeriggio lontani dal frastuono cittadino, immersi nelle bellissime scenografie e vi sembrerà di vivere la storia con lo stesso ardore dei due personaggi.


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