Sul Cammino del Volto Santo

Domenica 29 giugno alle ore 17,30 presso la Biblioteca del convento di San Francesco a Borgo a Mozzano si terrà la presentazione del saggio di Amedeo Guidugli “Sul cammino del Volto Santo” Garfagnanaeditrice). Il volume sarà presentato da Fra’ Benedetto Mathieu. Saranno presenti il sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, l’editore Andrea Giannasi, il governatore della Misericordia Gabriele Brunini.

Gli intermezzi musicali saranno curati dalla soprano Valentina Vitolo accompagnata al pianoforte da Ilaria Brunini.

Il saggio presenta gli ospedali e la storia dei centri più importanti presenti tra i passi appenninici e apuani e la città di Lucca. Questa pubblicazione colma un vuoto dopo anni di studi e si presta come oggetto utile al volano culturale, turistico ed economico per l’intero territorio.

“Sul cammino del Volto Santo” parte dallo straordinario sviluppo sociale ed economico che caratterizzò Lucca in epoca medievale grazie anche dalla posizione strategica che la città e il suo territorio tornarono ad assumere dall’XI secolo in poi. Già in epoca antica, la stessa città veniva indicata come una delle principali stazioni di sosta nel panorama stradale dell’impero romano. Nel medioevo Lucca tornò a svolgere quel ruolo di snodo viario fra il nord e il sud d’Italia che l’aveva resa importante nel passato. In tale periodo, essa si trovò ad essere attraversata dalla celebre via Romea (che dai Franchi prese anche il nome di via Francigena) che collegava le regioni dell’Europa nord-occidentale con la capitale della Cristianità. In questo contesto il nascere di tanti ospedali per i pellegrini e la presenza di numerose strade alternative alla via Francigena. Tra queste le vie che attraversavano la Garfagnana e le Terre del Serchio utilizzate per raggiungere e venerare l’immagine del Volto Santo, ovvero quel grande crocifisso ligneo che, oggi come allora, si trova custodito all’interno delle sue mura urbane nella cattedrale di San Martino.

La tradizione del Volto Santo ebbe origine nell’VIII secolo, ma è soprattutto intorno ai secoli XI-XII che la sacra immagine spinse molti pellegrini a considerare Lucca come una tappa specifica del loro viaggio.

La Valle del Serchio con la sua viabilità fu utilizzata come strada alternativa alla Francigena, che passa sulla costa, durante i periodi di carestie, epidemie e per evitare le scorrerie dei pirati che avvenivano lungo la costa.

Importanti sono i passi di Pradarena e quello di San Pellegrino che ospitarono importanti strutture di ricovero per pellegrini. Così come è importante la presenza sul territorio di numerose testimonianze e toponimi che certificano il passaggio della Via del Volto Santo. A questo proposito riscuote grande successo il sito http://www.viadelvoltosanto.it che ogni giorno accoglie decine di visitatori da tutto il mondo.