Sul caso AMA, da Malagrotta a Strozzi.

Creato il 16 gennaio 2014 da Cristiana

Il nuovo AD di Ama, Ivan Strozzi, in fase di colloquio ha omesso di essere indagato, indagine che rappresenta un atto dovuto per il suo ruolo ricoperto nel 2006 come AD di una società emiliana (Enia) che controllava il 12% di un’altra società (Nebrodi Ambiente) che avrebbe commesso illeciti tra il 2005 e il 2008 , società da cui lui stesso ha provveduto a far uscire Enia nel giro di pochi mesi e dove comunque è arrivato successivamente. La domanda sulla propria situazione personale davanti alla legge gli è stata fatta più volte e purtroppo non esiste un database che consenta alle amministrazioni di avere queste informazioni e tutto, se non è pubblico, si basa sull’autocertificazione (una cosa da tenere a mente per il futuro e che andrebbe risolta con uno strumento ad hoc).

Chi non fa non sbaglia.

Confermo la mia totale fiducia al sindaco Ignazio Marino e all’assessore Estella Marino che immediatamente hanno chiesto a Strozzi di farsi da parte. Continuo a pensare che la loro scelta basata sul curriculum fosse giusta e ritengo abbiano agito anche in questo frangente per il bene della città.

È evidente che non è facile individuare la persona giusta e contemporaneamente di esperienza per affrontare il grande tema dei rifiuti a Roma. Sono altrettanto sicura che troveranno in tempi brevi la giusta soluzione per la città. Questa città è difficile, troppi poteri incancreniti e le scelte autonome non sono ben viste. Caro Ignazio, cara Estella, non mollate di un millimetro, noi, anche oggi siamo con voi, con il vostro coraggio, la vostra limpidezza. Non siete soli, la solitudine la lasciamo a chi fino ad oggi ha prodotto un sistema di connivenze. Avete chiuso Malagrotta prima che arrivasse la magistratura, la vera notizia di cui si dovrebbe parlare e state agendo in un contesto di poteri forti, in modo libero e autunomo. Non mollate. Mai.

41.855798 12.454819