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Sul perché se Leonardo DiCaprio non vincesse l’Oscar dovrebbe farsene una ragione. E sui giornali italiani che liquidano la stella di Ennio Morricone nella Walk of Fame con due righe.

Creato il 28 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
220px-TheGreatGatsby2012Posterdi Rina Brundu. Certo il miracolo potrebbe pure accadere e magari “The Revenant” (2015), film che non ho ancora visto, porterà a Leonardo DiCaprio la tanto sospirata statuetta per il miglior attore protagonista. Sul sito “Rotten Tomatoes”, il film in questione ha 4 stelle su cinque: non un capolavoro dunque ma una produzione accompagnata da una critica positiva tale da poter fare la differenza.

Vero è che se DiCaprio non ce la facesse neppure stavolta non mi stupirebbe. Confesso che non è mai stato uno dei mie attori preferiti fermo restando che non avevo mai capito perché non riuscisse a vincere l’Oscar. Di fatto l’ho capito dopo avere visto nell’ordine The Aviator (2005) e The Great Gatsby (2013), un film dove tutto era quasi perfetto tranne la sua recitazione. È stato sempre allora che ho compreso che l’Accademia delle Arti che assegna gli Oscar è un’istituzione seria, diversa da quelle compagnie radical-chic che da Venezia a Cannes distribuiscono onoreficenze senza senso a destra e a manca: Leonardo DiCaprio non ha mai vinto l’Oscar semplicemente perché non lo ha mai meritato ed è ben lontano da quel tipo di recitazione ispirata di dati attori americani e non.

Si racconta però che in The Revenant la prova data da DiCaprio sia molto più convincente, più committed… e quindi mi ripeto: chissà che il miracolo non possa accadere. Di certo c’é che se dovesse vincere poi lo vedremo a breve da Fazio a spese del contribuente italiano… per la serie dalle stelle… etc etc.

A proposito di stelle mi ha stupito come i giornali italiani abbiano liquidato con due righe la stella sulla Walk of Fame conferita a Ennio Morricone: tra le altre ho sentito una giornalista di La7 che ha finanche detto che Morricone aveva ricevuto un premio con un stella, dimostrando una ignoranza pazzesca delle cose di uno dei massimi riconoscimenti cinematografici mondiali. Per inciso si sta parlando degli stessi giornali nostrani che dedicano pagine su pagine, saggi eruditi su saggi eruditi (o pseudotali) ai film di Nanni Moretti ma snobbano la grandezza di un vero mostro artistico mondiale quale è Ennio Morricone. Da persona che ha sempre vissuto all’estero posso garantire che le sue musiche – specie quelle legate ai film spaghetti-western, ma non solo – sono note e apprezzate urbi et orbi… note e apprezzate per davvero però non per finta in stile elegiaco-mollichiano sanremese….


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