1. tra poco più di 2 settimane, esattamente il 9 giugno., la Tiranna compirà 4 anni.
2. tra poco meno di un mese, esattamente il 18 giugno, l'Happy Family al completo partirà per 2 settimane al mare.
Mi pare impossibile che siano gia passati 4 anni da quando la Tiranna è comparsa nelle nostre vite, capovolgendole totalmente.
Per il compleanno della Tiranna c'è solo una certezza, organizzerò il compleanno al parco, e quel giorno pioverà.
E' una costante ormai che si ripete da 3 anni. Ma proprio di organizzare una festa al chiuso a giugno, non mi riesce.
Primo compleanno della Tiranna.
L'euforia della festa per la mia primogenita che entrava ormai nella schiera delle unenni avevo organizzato una mega festa nel parco sotto casa.
Sicura che, come ad ogni festa che si rispetti avrei ricevuto una serie inimmaginabile di rifiuti all'ultimo minuto, avevo dato sfogo al mio istinto damegalomane e avevo invitato praticamente l'intera rubrica del mio cellulare, comprese persone di cui mi importava poco o nulla, persone a cui dei bambini importava poco o nulla, persone pressochè sconosciute.
Avevo adottato la stessa tattica che mi era stata spiegata anni prima durante le lezioni di economia turistica "l'over booking"
Per chi non fosse del mestiere (non che io lo sia...) l'over booking viene praticato dalle compagnie aeree che, consapevoli del fatto che un numero x di persone all'ultimo non partono per svariati motivi, vendono più posti a sedere di quelli realmente disponibili.
Raramente la cosa crea problemi.
Perchè mai avrebbe dovuto creare problemi per il compleanno della Tiranna?
Nei giorni successivi avevo ricevuto la mia bella dose di rifiuti e mezzi rifiuti, gente che aveva da fare, famiglie che dovevano andare via... tanti non avevano ancora risposto (che fastidio!!) e alcuni avevano assicurato che sarebbero passati.
Eravamo quasi in pochi, quindi visto che avevo patatine, biscotti e torta per una trentina di persone ho iniziato a espandere l'invito agli amichetti del parco.
Il venerdì, giorno prima della festa, mi sveglio con un tickettio nell'orecchio.
Io tickettio è della pioggia sul vetro della finestra.
Guardo con odio i nuvoloni neri, ma questi, non se ne vanno.
Devo decisamente lavorare sul mio sguardo assassino, non lo coglie mai nessuno.
Mentre passo la mattina a telefonare alle varie canoniche chiedendo ospitalità per una festa il giorno dopo, continuo a ricevere messaggi di amici che mi informavano che avevano cambiato programmi e sarebbero venuti alla festa.
Alle 16.00 di pomeriggio avevo 45 persone che sarebbero venute e nessun posto dove fare la festa.
Iniziavo a avere un vago attacco di panico.
Alle 18.00, l'ispirazione mi ha colpito, avevo contattato tutti avevo chiesto a tutti ma non ero passata agli alpini del mio paese.
Uscita dal lavoro, corro al centro alpini.
Un gruppo di persone diversamente sobrie mi guardano avvicinarmi al bancone.
Sorrido e racconto al folto gruppo la mia triste storia:
"La mia bambina, domani compie un anno, è una data importante per il suo ingresso in società, purtroppo un tempo avverso, ci ha impedito di festeggiare il lieto evento al parco, come era stato da tempo programmato." pausa ad effetto "Se non trovo entro questa sera una sala, in qui poter fare la festa, il primo compleanno della Tiranna sarà irrimediabilmente compromesso." altra pausa, ho guardato tutti con aria afflitta "e per lei sarebbe un duro colpo"
Credo di avere fatto in qualche modo breccia nei loro cuori perchè si sono messi subito alla ricerca di idee per l'importantissima festa!
Ad un certo punto un'anziano signore, molto alticcio, dice "Ci sarebbe la taverna di M.!"
Brusio in sala... la taverna di M. sembrano tutti concordi che la taverna di M. è il luogo perfetto.
C'è un solo problema, M. non è presente, e nessuno ha il suo numero.
Un signore, eroicamente, si offre di accompagnarmi a casa sua.
Ognuno col suo mezzo. io lo potevo seguire con la mia macchina.
Il suo mezzo era una motocicletta scassata, ci ho pensato un secondo, ma il mio lato scettico mi ha impedito di offrirgli un passaggio, non lo conoscevo e non avevo idea di dove mi stesse portando.
Lo seguo verso la zona industriale, tante fabbriche, poche case, interminabile nulla...
Telefono a mio padre, dandogli per ogni evenienza le coordinate di dove sono e dove sto andando.. nel caso dovessero iniziare a cercarmi.
Arriviamo a casa di M.
Aspettiamo un po' che arrivi.
La sua taverna è inagibile, ma mi da le chiavi di una saletta dove organizzano i gruppi di studio per i bimbi.
La festa ha una location!
Mando a tutti le coordinate!
La saletta era minuscola, poco più di uno stanzone, con tavoli e sedie in mezzo.
Siamo stati in quasi 50 persone stipate, ma la ricordo come la festa più bella della mia vita!