Per la ricezione serve un decoder satellitare abilitato HD in grado di ricevere i canali in Alta Definizione. Nessun cambiamento, invece, sul fronte del Digitale Terrestre dove le trasmissioni di Telepace proseguono senza alcuna variazione rispetto al passato.
“L’Alta Definizione – spiega il fondatore della TV di ispirazione cattolica, don Guido Todeschini – rappresenta una scelta obbligata per permettere agli utenti di ricevere nella più alta qualità possibile le immagini del Papa che ci vengono offerte dal Centro Televisivo Vaticano. Questa -‐ prosegue -‐ è la nostra missione: annunciare dai tetti la buona novella, cercando sinergie per sfruttare le potenzialità delle moderne tecnologie”.
Un ruolo, quest’ultimo, svolto da Globecast che vanta un rapporto di lungo corso con Telepace e un’esperienza consolidata a livello mondiale nel settore delle comunicazioni satellitari.
“Il nostro compito – dice Alessandro Alquati, Sales Director di Globecast Italia – è di proporre soluzioni innovative per ottimizzare gli investimenti dei nostri partner e per accrescere il valore dei contenuti trasmessi. Il passaggio ad una piattaforma tecnologica più evoluta, basata sul DVB-‐S2, si muove proprio in questa direzione”.
Per Renato Farina, Amministratore Delegato di Eutelsat Italia, “la lungimirante scelta di Telepace conferma che attorno all’Alta Definizione si sta attivando un circolo virtuoso fondato sul miglioramento tecnico della qualità dell’immagine con importanti ricadute sull’industria broadcaster e sugli utenti. E siamo particolarmente orgogliosi perché tutto questo avviene attraverso i satelliti HOT BIRD di Eutelsat che portano la TV in circa 8 milioni di abitazioni italiane”.